Quattro gol e tre punti contro il Catania, ma non c’è tempo per godersi la vittoria perché oggi (ore 12.30) i giallorossi sono attesi a Marassi dalla Samp dell’ex laziale Chicco Macheda. Claudio Ranieri vuole fare “bottino pieno” nel capoluogo ligure, nel frattempo però, i giornalisti accorsi alla consueta conferenza stampa della vigilia gli chiedono delucidazioni in merito al suo contratto, in scadenza a giugno. “I contratti contano poco – dribbla la questione Ranieri – io porto avanti il progetto che mi è stato affidato, metto il 100% per rendere la squadra competitiva per lo scudetto. Sono sereno anche senza rinnovo”. Il mercato sarà improntato allo snellimento della rosa e il testaccino fa sapere: “a me piace avere due giocatori per ruolo e tre portieri”. L’unico arrivo potrebbe essere quello di un esterno, merce rara a Trigoria.
Sfumato Behrami (è a un passo dalla Fiorentina), rimane la pista Sculli: il giocatore del Genoa, spesso accostato ai giallorossi, potrebbe approdare a Roma in virtù di uno scambio con Greco. Nelle ultime ore però si è appreso di un incontro tra il presidente della Lazio Lotito e Preziosi per parlare proprio di Sculli. Ai biancocelesti piace il jolly calabrese che, in virtù dei buoni rapporti tra i club, potrebbe sbarcare a Formello. La chiave dell’operazione? Pasquale Foggia.
Più del mercato e dei rinnovi, la questione societaria crea attese e aspettative ne popolo romanista. Anche perché tra gennaio e febbraio si potrebbe conoscere il nome del nuovo acquirente a cui Unicredit passerebbe lo scettro del club. A tal proposito è intervenuto il giornalista Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy, che, a "La Signora in giallorosso", ha fatto il punto della situazione. “ Gennaio è il mese decisivo, siamo nella fase finale della trattativa. Ci sono gli americani, sono un gruppo di 5 imprenditori: uno si occupa di ristorazione, uno dell’ambito cinematografico e uno di costruzioni di impianti sportivi".
"Sulla base di questa offerta – prosegue Vulpis – non ci dovrebbero essere grandi opportunità per gli altri, a parte l’offerta di Aabar (fondo arabo n.d.r.) che è ancora in gioco. Quindi sarebbe uno scontro soltanto fra stranieri. Il terzo nome è Angelucci e il quarto Longarini. Economicamente parlando lo scontro sarà solo tra gli arabi e gli americani. Il problema è che per la cordata americana è prioritario lo stadio e quindi prima deve passare la legge che è stata salvata dal voto di fiducia la governo Berlusconi, visto che era un ddl in discussione".
(Marco Fattorini)