La notizia arriva direttamente dalla Spagna e risuona nella capitale alla vigilia del derby romano, una news che ha poco a che fare con il calcio giocato pur riguardando due tra i maggiori talenti mondiali. Il primo è Lionel Messi, il Maradona dei giorni nostri, l’uomo dei due palloni d’oro, il numero 10 della macchina perfetta Barcellona; l’altro si chiama Bojan Krkic, prodotto anche lui della cantera del Barcellona ma costretto ad emigrare nella capitale italiana dopo l’esordio scintillante con la maglia dei blaugrana. Cos’hanno in comune questi due talenti oltre le trafile giovanili e una struttura fisica tutt’altro che possente? La risposta è presto servita e si tratta del DNA. L’argentino e lo spagnolo, compagni di squadra sino alla scorsa stagione, si riscoprono così cugini a distanza. La sconvolgente notizia viene rivelata dalla rivista iberica “Segre” che, spulciando l’albero genealogico della pulce, si perdoni il gioco di parole, hanno scoperto che i trisavoli dei due talenti non erano altro che fratelli. Bojan e Messi, sarebbero dunque in questo modo cugini di quarto grado. Una parentela che non può far altro che infondere speranza nell’ambiente giallorosso. I tifosi della Roma, infatti, ad ormai 4 giorni dalla sfida più sentita della stagione confidano nella veridicità del vecchio adagio: “buon sangue non mente”. Bojan Krkic, dal canto suo, dopo essersi riscopertosi bomber con il bellissimo gol che ha aperto la sfida con l’Atalanta vuole continuare a stupire con la maglia della Roma, avvicinando magari quel tale Lionel anche per quanto concerne l’ambito calcistico. Impresa difficile, ma non impossibile, specie considerando gli ampi margini di miglioramento dell’attaccante giallorosso che, dopo essere fuggito da Barcellona in cerca di nuovo spazio, si è ritrovato in una nazione diversa con una nuova parentela piuttosto pesante. Poco importa che quello spazio, impossibile a Barcellona, fosse stato occupato dal suo stesso cugino. Certe notizie possono solo far piacere e caricarti in vista delle prossime sfide. Se a ciò si aggiunge che la sfida imminente è di quelle che non necessitano neanche di motivazioni ulteriori, il quadro è presto tracciato. Da oggi la Roma biancoceleste ha un motivo in più per tremare: il cugino del giocatore più forte del mondo veste la maglia giallorossa.



La notizia farà sicuramente piacere al tecnico Luis Enrique, anche se alla fine la differenza la farà soltanto il campo. Sarà lì che la parentela e il DNA dovranno dimostrarsi comuni non solo sull’aspetto fisico ma anche sulle qualità tecniche.

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