Una grande Roma regola il Lecce grazie alle marcature di Pjanic e Gago e vola al quinto posto in classifica; la rete di Bertolacci illude gli uomini dell’ex Di Francesco regalando un finale da cardiopalma.
– La sfida dell’Olimpico, almeno nelle prime fasi, non regala sorprese rispetto alle previsioni iniziali. Totti si accomoda in panchina per lasciare spazio al Coco Lamela, mentre la coppia Bojan-Osvaldo viene lanciata da Luis Enrique per strappare le resistenze difensive dei salentini che si rintanano nella propria metà campo per chiudere gli spazi e provare a colpire in contropiede. La squadra di Luis Enrique è però attenta e corta, si muove con precisione riuscendo a mantenere il controllo della sfera per lunghi tratti della gara. La pazienza non manca e per questo motivo, dopo metà primo tempo di pura accademia i capitolini passano alla prima occasione dell’incontro.Taddei, riproposto nel ruolo di terzino sinistro, conferma le buone impressioni destate nei primi minuti sfuggendo ad Oddo e mettendo verso il centro dove Pjanic coglie alla perfezione i tempi d’inserimento e sigla la rete dell’1 a 0. Pochi minuti dopo i giallorossi sfiorano anche il raddoppio, stavolta è il turno di Lamela che sempre dall’out mancino arriva sul fondo e serve un cross rasoterra, Bojan inaugura però la sua giornata nera e, sotto porta da 0 metri, preferisce un improbabile tap in con l’esterno al posto del più affidabile piattone vanificando il tutto.  Incassato il colpo il Lecce prova a riemergere sul finire della prima frazione, i tentativi dei salentini appaiono però sterili e per questo motivo Stekelenburg può rientrare negli spogliatoi con i guantoni ancora intonsi.
– Nella ripresa si riparte con le stesse formazioni ed il medesimo andazzo della prima frazione di gioco. Il Lecce non pare conoscere altra strategia oltre a quella della ripartenza e così i giallorossi controllano il possesso e annullano al minimo i rischi. Succede così che, nel mezzo del tikitaka di casa Luis Enrique, all’ottavo della ripresa Gago provi la conclusione dalla lunga distanza. Il tiro è preciso ma sicuramente non irresistibile, l’ex Julio Sergio dimostra però di avere ancora un po’ di attaccamento alle sorti della squadra capitolina e calcola malissimo il rimbalzo facendosi superare dal pallone che vale il 2 a 0. È l’episodio che potrebbe dare lo strappo definitivo al match e la sensazione viene confermata dopo due minuti dal Coco Lamela che si divora un gol fatto. Gli ospiti paiono aver staccato la spina e la Roma commette l’errore di abbassare la soglia d’attenzione, un errore che viene pagato al quarto d’ora del secondo tempo. Bertolacci non fa sconti alla sua squadra del cuore e scattato sul filo del fuorigioco fulmina Stekelenburg con un delizioso cucchiaio. L’inerzia della partita cambia e le due squadre, allungatesi a dismisura danno vita ad una mezz’ora al cardiopalma. Cuadrado semina il panico nella difesa dei padroni di casa, mentre dall’altro lato del campo Bojan chiude la sua partita da incubo sparando alto con la porta ormai spalancata. Arriva il momento di Totti che però non incide ed anzi sembra patire gli altissimi ritmi dell’incontro. Il Lecce non si rassegna alla sconfitta ma dopo una sfuriata iniziale perde consistenza e torna a subire la Roma. Il gol della tranquillità arriverebbe anche alla mezz’ora ma Galloni chiude il week end nero degli assistenti annullando la splendida rete in rovesciata di Osvaldo per un fuorigioco inesistente. Si tratta comunque dell’ultimo lampo di una partita intensissima e che torna a mettere in vetrina una Roma divertente ma ancora troppo ingenua, il tempo è però dalla parte degli uomini di Luis Enrique. 



Il Tabellino 
 
Roma – Lecce 2-1

Roma (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi (36′ st Perrotta), Kjaer, Heinze, Taddei; Gago, Pjanic (27′ st Grieco), De Rossi; Bojan (22′ st Totti); Lamela, Osvaldo. All. Luis Enrique

Lecce(4-2-3-1): Julio Sergio; Oddo, Carrozzieri (38′ pt Brivio), Tomovic, Esposito, Strasser, Grossmuller (33′ st Pasquato); Cuadrado, Bertolacci, Olivera (22′ st Obodo), Corvia. All. Di Francesco



Arbitro: Brighi
Reti: 25′ pt Pjanic, 9′ st Gago, 16′ st Bertolacci
Angoli: 7 a 1 per la Roma 
Recupero: 2′ e 3′
Ammoniti: Gago e Strasser per gioco scorretto, Corvia per simulazione

Roma
 
Stekelenburg 6: Inoperoso per larghi tratti della gara, non gli riesce il miracolo sul gol di Bertolacci.
Rosi 6: Servirebbe maggior coraggio nell’osare le avanzate, soprattutto nel primo tempo. (Dal 35’stPerrotta sv)
Heinze 6: Patisce un po’ l’assenza di Burdisso ed in un paio di occasioni si fa prendere d’infilata da Cuadrado.
Kjaer 6: Non sempre precisissimo, comunque in ripresa rispetto alle ultime uscite.
Taddei 6.5: Un primo tempo straordinario in cui gioca praticamente da ala; cala nei secondi quarantacinque e la sua costante proiezione offensiva crea qualche grattacapo in fase passiva.
De Rossi 7: Ottima prova del capitano che prende per mano il centrocampo e lo guida alla vittoria.
Gago 7: Il gol lo condivide con Julio Sergio, per il resto una grandissima prestazione che pare la conferma del suo ottimo momento di forma.
Pjanic 7.5: Tempi d’inserimento e di gioco perfetti che lo portano ad avere sempre le idee chiare sul da farsi. Il gol è solo la ciliegina sulla torta di una grandissima prestazione. (Dal 26’st Greco sv)
Lamela 7: Peccato per il gol divorato che avrebbe potuto chiudere la gara con largo anticipo. È comunque uno spettacolo ogni qualvolta entra in possesso della sfera.
Bojan 5: Giornata da incubo per l’ex canterano. Almeno tre gol facili facili divorati e che obbligano i compagni a soffrire sino alla fine. (Dal 21’st Totti 5.5: Ancora lontano da una condizione accettabile, soffre la velocità della contesa nonostante dovrebbe essere il più fresco).
Osvaldo 6: Prestazione opaca che con maggiore fortuna sarebbe stata rivalutata dal gol capolavoro in rovesciata. La fortuna non gli sorride.



All. Luis Enrique 6.5: La sua Roma è tanto uno spettacolo per gli occhi quanto una sofferenza per il fegato dei suoi tifosi. Vincere con tranquillità non sembra rientrare nel patrimonio genetico di questa squadra.

Lecce
 
Julio Sergio 5.5: Due buone parate non bastano per cancellare l’errore sul gol di Gago.
Oddo 5: Tutti i pericoli maggiori e le occasioni da reti migliori per la Roma nascono dalla sua fascia di competenza. Non è un caso.
Carrozzieri 6: Uno sfortunato infortunio lo costringe ad abbandonare il campo prima che possa incidere. (Dal 38’pt Brivio 6: Entra bene in partita e trova il compito facilitato dalla poca propensione offensiva di Rosi).
Esposito 5.5: Fa quel che può contro una Roma che gli passa da tutti i lati.
Tomovic 5: L’infortunio di Carrozzieri lo costringe a piazzarsi al centro. Nella nuova posizione va molto in difficoltà.
Strasser 6: Tra i più positivi, il giovane calciatore della Sierra Leone lotta su ogni pallone e fa sentire la sua fisicità contro il centrocampo tutto tecnica della Roma.
Grossmuller 5.5: Parte troppo basso e perde spesso l’uomo, quando inizia a crescere Di Francesco lo richiama in panchina. (Dal 32’st Pasquato sv)
Cuadrado 6.5: Sfrutta gli spazi lasciati da Taddei, in costante spinta, per mettere in difficoltà la difesa della Roma: ci riesce in più di un’occasione.
Olivera 5: Non trova neanche un guizzo degno di nota. (Dal 21’st Obodo 5.5: Lanciato nella mischia per rompere sul nascere le azioni della Roma e far ripartire i suoi celermente non riesce ad incidere).
Bertolacci 6.5: Nell’unico pallone buono della sua partita realizza il gol che regala speranze ai suoi. Qualcuno da Trigoria potrebbe aver già pensato ad un suo rientro alla base l’anno prossimo.
Corvia 5.5: Si fa notare più per le conclusioni a gioco fermo che per la pericolosità e l’incisività nella partita. A fine partita guadagna un giallo per simulazione che può essere l’emblema dell’intera serata.

All. Di Francesco 5.5: La trasferta non è delle più facili ma il suo Lecce non riesce né a chiudersi né a ripartire. Il risultato di 2 a 1 non rende giustizia al divario tecnico messo in mostra nell’arco dei novanta minuti. 
 
(Massimiliano de Cesare)