Simon Kjaer è giustamente soddisfatto dopo la bella prova di domenica contro il Lecce. La Roma ha vinto e convinto, mostrando un gioco piacevolissimo. Finalmente, come nell’azione del primo gol di Pjanic, si comincia a vedere un calcio in stile Barcellona, con una fittissima ragnatela di passaggi. Anche la difesa si è ben disimpegnata, contro un avversario, peraltro, piuttosto spuntato in avanti. Solo Bertolacci, prodotto del vivaio romanista, è riuscito a trovare la via della rete, ma sull’episodio Kjaer si discolpa: “E’ stato un gol casuale, nè io nè Heinze potevamo impedirlo”. La vittoria, comunque, non ha avuto grosse ombre, e anzi, a suo giudizio, avrebbe potuto essere più rotonda: “Abbiamo avuto la possibilità di vincere anche 5-1 o 6-1”. Contro i salentini dell’ex Di Francesco, il danese ha fatto coppia con il più esperto Heinze. E’ a loro due che la Roma chiederà di non far rimpiangere l’assenza di Burdisso, visto che Juan – che potrebbe partire a gennaio – continua a non riscuotere la fiducia di Luis Enrique. Per l’ex-Wolfsburg, da adesso in poi sarà l’occasione per prendersi una serie di rivincite. Sia sul calcio italiano in genere, che lo aveva bollato come immaturo ai tempi di Palermo, e sia sui tanti detrattori venuti a galla dopo il derby perso con la Lazio. Un derby amaro per lui, che gli è costato l’espulsione e tante critiche. Il peggio, però, sembra essere ormai alle spalle. La Roma, da allora, ha voltato pagina. Adesso, grazie alle recenti vittorie contro Novara e Lecce, è quinta in classifica, denotando ulteriori margini di miglioramento. Margini che andranno verificati nel prossimo ciclo di ferro: “Ci aspetta una striscia di quattro partite contro squadre molto forti come Udinese, Fiorentina, Juventus e Napoli”, annota Kjaer. L’obiettivo è presto detto: provare ad ottenere almeno 7-9 punti, così da consolidare e magari migliorare la propria posizione. Che, naturalmente, deve essere adatta “ad un grande club come la Roma”. Sotto con il primo impegno, venerdì sera a Udine. Un match durissimo, contro una formazione assai arrabbiata dopo il ko del Tardini, in cui il gruppo Guidolin è parso francamente irriconoscibile. Subito dopo, ci sarà un’altra trasferta, a Firenze contro Delio Rossi (quasi un derby visti i suoi trascorsi laziali).
E poi, ancora, Juve in casa e Napoli fuori, prima dell’atto finale, a Bologna il 21 dicembre, per il recupero della prima di campionato. Una rincorsa pazzesca. Kjaer è pronto a viverla da protagonista.