Si gode la sua seconda giovinezza con la maglia della Roma. Luis Enrique, per così dire, lo ha riscoperto, affidandogli le chiavi della difesa, come ai bei tempi. Da un elemento come il brasiliano, se sta bene dal punto di vista fisico, non si può prescindere. Ne sa qualcosa anche il Flamengo, il club che lo ha lanciato nel grande calcio, e che è tornato a farsi avanti per l’esperto centrale, già inseguito in tempi recenti. “Juan è un amore antico”, è l’ammissione del vice-presidente rubro-negro Rafael de Piro, così come riferito da GloboEsporte. I primi sondaggi sarebbero già partiti: “Stiamo solo parlando per ora, non c’è nulla di concreto”, spiega de Piro, che si augura che, dopo tanti assalti, questa sia la volta buona. Il dirigente spera di contare sull’amicizia che lo lega da anni al giocatore per convincerlo a tornare ‘a casa’. Per tentare il colpaccio, potrebbe avvalersi di un alleato assai prezioso: la famiglia di Juan, che spingerebbe per il ritorno in patria. Nostalgia del Brasile, la classica saudade, pare. Effettivamente il giocatore manca dal paese natale dal 2002, anno in cui si trasferì in Germania, tra le fila del Bayer Leverkusen: cinque stagioni dense di belle prestazioni, prima del passaggio alla Roma nel 2007. Prima di quest’anno, solo gli infortuni hanno frenato Juan, vittima di una salute abbastanza instabile. Di tutt’altro tenore, invece, gli ostacoli incontrati in questa prima parte della stagione. All’inizio Luis Enrique sembrava non vederlo proprio, tanto che per diverse settimane sono rimbalzate indiscrezioni su un suo possibile addio. Poi, pian piano, è arrivata la riscoperta. L’ex-Bayer si è ripreso il suo posto al centro della retroguardia, complice anche l’infortunio di Nicolas Burdisso, ed in coppia con Heinze ha sfoderato delle buonissime prove. Per giunta, proprio nel momento migliore della Roma, che ha ripreso a volare raccogliendo sette punti nelle ultime tre gare. Un brasiliano e un argentino in coppia: sembra un’unione impossibile, e invece il duo Juan-Heinze ha donato solidità e compattezza ad un reparto che esigeva ed esige tuttora – soprattutto numericamente parlando – dei rinforzi. Con quei due marpioni il tecnico può stare tranquillo: è evidente, però, che lo stop di Burdisso ha lasciato un buco che in qualche maniera andrà colmato.
Dubitiamo, quindi, che i giallorossi decidano di privarsi di Juan proprio adesso. Magari chissà, a giugno se ne potrebbe riparlare: la nostalgia di casa, del resto, si fa sentire.