Gli arabi o gli americani? Forse Angelucci oppure la cordata americana-mediorientale sbucata all’ultimo minuto. Da qualche giorno a questa parte a Roma si parla sempre più di futuro societario dopo che lunedì è scaduto il termine per la presentazione delle offerte vincolanti, una deadline vissuta tra indiscrezioni e sorprese che alla fine hanno rivelato la presenza di cinque proposte diverse. Aspettando di conoscere quale interlocutore Unicredit e la famiglia Sensi riterranno più credibile, a Trigoria restano in ballo una serie di questioni di discreta importanza. A giugno scadranno i contratti di un sostanzioso manipolo di tesserati giallorossi, tra giocatori, allenatore e dirigenti. I primi della lista sono proprio i calciatori che, dopo la chiusura del calciomercato invernale, sono ora liberi di accordarsi con altri club in cui approdare al termine della stagione corrente.
Cominciando dal campo ecco Philippe Mexes, 28 anni, indossa la casacca giallorossa dal 2004, è idolo della tifoseria e rinnovato leader difensivo. Il biondo francese, ormai considerato romano d’adozione, è inseguito dai club di mezza Europa con in testa il Milan. Il giocatore ha assicurato di non aver preso accordi con altre squadre, intenzionato com’è a parlare prima di tutto con la Roma: proprio per questo nei prossimi giorni è previsto un incontro tra il suo procuratore Joanneaux e il d.s. Pradè. La volontà di società e tifoseria è una: blindare il francese, magari fino a fine carriera.
Oltre a Mexes, ci sono poi le questioni legate al contratto di Simone Perrotta, classe 1977, alla Roma dal 2004. Il centrocampista è uno dei senatori dello spogliatoio giallorosso: dopo Totti e De Rossi, la fascia di capitano spetta a lui e, gerarchie a parte, ha recentemente mostrato quanto possa essere ancora molto utile alla causa. Il suo legame con Trigoria scade a giugno, così come quello del terzino Marco Cassetti (33 anni), titolare inamovibile sulla destra e candidato per un rinnovo sinceramente necessario, magari per un’altra stagione. Sulla lista delle scadenze imminenti, spiccano anche i contratti di Gian Paolo Montali e Claudio Ranieri. Il primo, dirigente dell’area tecnica, è stato più volte accostato al futuro del club.
Diverse voci hanno infatti riferito che, nel caso la cordata statunitense guidata da Thomas Di Benedetto si insediasse a Trigoria, Montali potrebbe assumere il ruolo di direttore generale. Discorso diverso per mister Ranieri, pure lui in balia di un contratto in scadenza a giugno. Il tecnico testaccino, che ha richieste in Premier League, ha più volte ribadito la volontà di rimanere in giallorosso anche se da alcuni mesi a questa parte non sembra più godere del placet di tifoseria e stampa romana. Il mister è stato ripetutamente criticato per alcune scelte discutibili (i famosi 4 minuti di Totti a Genova), presunte incomprensioni con i giocatori e il falso avvio d’inizio stagione. Tutto dipenderà dalla volontà dei nuovi proprietari, americani o arabi che siano.
(mar.fat.)