Roma-Napoli è la partita che chiude (con il botto) questo sabato di anticipi della venticinquesima giornata di Serie A. La Roma davanti ai suoi tifosi vuole dimostrare di essere ancora in corsa per lo scudetto, ma per farlo deve battere un Napoli lanciatissimo e intenzionato ad arrivare a giocarsi il sogno tricolore all’ultima partita di campionato. Se vincesse la Roma si porterebbe a 42 punti e nuovamente in zona Champions League, seppur nell’attesa delle gare di domani, il Napoli giungerebbe a quota 49 e scongiurerebbe eventuali scherzetti dei nerazzurri di Leonardo. Un pareggio invece non serve a nessuno: due punti persi avvantaggerebbero solo i rivali e potrebbero essere fatali in questo punto della stagione.



La Roma si presenta all’Olimpico priva degli squalificati Mexes e Burdisso, in piena emergenza difesa. Affrontare il Napoli senza i due centrali titolari non è uno scherzo di certo e Ranieri lo ha detto chiaro e tondo. Soprattutto a Mexes che con le sue intemperanze ha messo già in altre occasioni la sua squadra in questo tipo di difficoltà. Ora il dubbio di Ranieri è questo: spostare Cassetti centrale o dare nuovamente fiducia a Loria, buttato in campo in Coppa Italia dopo mesi di assenza non solo come titolare, ma anche come riserva nella Roma? Difficile pronosticarlo. Come è da mettere in conto anche un po’ di pretattica, magari riguardo l’attacco. Totti giocherà? Difficile lasciarlo fuori, ma un duo Borriello-Vucinic schierato a sorpresa potrebbe mettere in difficoltà Mazzarri e il suo Napoli. Al momento in ogni caso la formazione più probabile è questa: Julio Sergio tra i pali, Rosi, Cassetti, Juan e Riise in difesa, Taddei, De Rossi e Perrotta a centrocampo, Menez ad ispirare Vucinic e Totti.



Il Napoli arriva a Roma sulle ali dell’entusiasmo: i giocatori sono pompati a mille e questa volta, anche se sono 18 anni che i partenopei non vincono in casa dei giallorossi, pare proprio che il tabù possa essere sfatato. Mazzarri ha tutto l’organico a disposizione, tranne Grava e Vitale ma il resto c’è tutto, tuttavia per il tecnico toscano non si apre l’imbarazzo della scelta. Lui ha in testa i nomi di titolari e riserve e il segreto del Napoli è anche un po’ questo: turnover quasi nullo. In cui si apre la possibilità di qualche sostituto nei momenti di forma. La formazione quindi dovrebbe essere scritta: De Sanctis, Cannavaro, Aronica e Campagnaro, Dossena, Gargano, Pazienza e Maggio, Lavezzi Hamsik e Cavani. Ecco le parole di Mazzarri sulla partita: “Non si fa risultato a Roma da quesi diciotto anni. Vuol dire che è un campo difficile storicamente per il Napoli. All’andata riuscimmo a sfatare la tradizione negativa vincendo e giocando un gran match. Ma ci siamo espressi su livelli altissimi. Adesso dovremo cercare di essere ancora all’altezza. Sono curioso di vedere la mia squadra come si comporterà. Che dire: ci vorrà un Napoli straordinario”. E ora silenzio, va in scena Roma-Napoli.



 

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