Clamoroso all’Olimpico. La Roma crolla in casa contro un sorprendente Shakhtar Donetsk che, in appena 15 minuti, ribalta lo svantaggio (gol di Perrotta al 28′) e rifila tre gol agli uomini di Ranieri. Il tutto sotto i riflettori della Champions League nella gara di andata degli ottavi di finale che, a questo punto, potrebbero essere anche l’ultimo step del torneo che la Roma ha l’opportunità di giocare. Alla fine del primo tempo gli ucraini guidati da Lucescu vanno a segno con tre brasiliani: Jadson (29′), Costa (36′) e Luiz Adriano (42′), complice la difesa romanista, colta da un black out in piena regola, dalle conseguenze evidenti.
Inutile la rincorsa romanista nella ripresa che, con manovre confuse ed errori d’attacco, non riesce a trovare il pareggio. Al 61′ un eurogol di Jeremy Menez riapre i conti, con l’Olimpico che si accende, ma sarà solo un fuoco di paglia. Gli uomini di Ranieri portano palla, falliscono un paio di occasioni clamorose prima con Menez e poi con Totti ma rischiano anche un passivo più pesante. Due contropiede ucraini vengono fermati in qualche modo da Doni che salva il salvabile. Finisce 2-3 con la Roma che sfila a testa bassa sotto la Curva Sud prodiga di fischi e rabbia. I tre gol rifilati dallo Shakhtar pesano come un macigno: al ritorno in Ucraina (senza gli squalificati Cassetti e Menez) serve una vera e propria impresa, altrimenti addio Europa.
(Marco Fattorini)
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