La Roma non riesce a vincere a Firenze contro la Fiorentina nonostante un grandissimo Francesco Totti, autore di una doppietta che lo porta a quota 201 gol in Serie A. Il capitano giallorosso bissa la doppietta di domenica scorsa nel derby contro la Lazio, ma questa volta non coincide con la vittoria della Roma. Con i due gol di oggi Totti si porta a meno quattro gol da un altro mito del calcio italiano, Roberto Baggio, che di gol nel massimo campionato ne ha fatti 205. Abbiamo intervistato in esclusiva per Ilsussidiario.net, Carlo Mazzone, ex allenatore di Totti e Baggio.
Totti 201 gol in Serie A a meno quattro da Baggio. Lei ha allenato entrambi, cosa prova?
E’ sicuramente un motivo d’orgoglio per me. La cosa curiosa è che ho allenato questi due grandi campioni in epoche differenti: Totti aveva appena iniziato la carriera, Baggio la stava concludendo.
Per il capitano della Roma seconda doppietta consecutiva…
Adesso qualche critico dovrebbe stare zitto, visto che su Francesco hanno detto un sacco di cose, fra tutte che era ormai vecchio. E invece ancora una volta ha dimostrato di essere un campione straordinario. E non solo lui, anche Del Piero.
Sembra che il tempo per loro due non passi mai, quale è il segreto?
Sono campioni veri, che si allenano bene e conducono una vita da atleti. La carriera di un giocatore si è allungata e se gestiti in maniera adeguata possono ancora fare la differenza.
Baggio e Totti si somigliano in qualcosa?
Il talento cristallino è quello che accomuna questi due grandi del calcio italiano, ma soprattutto parlerei del loro aspetto umano: due campioni di grande umiltà che non hanno mai fatto pesare a nessuno il loro talento. Con me si sono sempre comportati bene, è stato un privilegio poterli allenare.
Più forte il Divin Codino o il Pupone?
Tutti e due sono stati grandissimi, se proprio dovessimo trovare qualche differenza, Baggio ha sempre giocato negli ultimi anni al 75% a causa dei gravi problemi al ginocchio.
Nella settimana in cui Balotelli è protagonista in maniera negativa, Totti e Del Piero danno ancora l’esempio…
Purtroppo il problema del calciatore del Manchester City è di tipo caratteriale e questo in alcuni casi prevale sul talento. Questa cosa invece non è capitato a gente come Totti, Del Piero o Baggio.
A Brescia ha potuto allenare un altro talento come Pirlo, come è nata l’idea di schierarlo regista?
A me è sempre piaciuto giocare a centrocampo con uno bravo tecnicamente, anche a Roma spostai Giannini a centrocampo. Pirlo è ancora oggi uno dei migliori nel suo ruolo.
Dieci anni fa ci fu un Juventus-Brescia finito uno a uno, se lo ricorda?
Certamente, ricordo il gol di Baggio, favoloso, così come l’assist di Pirlo, due giocatori splendidi.
Il suo pupillo Guardiola continua a volare con il Barcellona, che impressione ha avuto?
Guardiola sta insegnando a tutti il gioco del pallone, anche lui è stato un mio giocatore, Baggio lo portò a Brescia e giocammo con lui a centrocampo assieme ad Appiah e Matuzalem, con Toni-Baggio d’attacco, una squadra stupenda.
(Claudio Ruggieri)