Una vita da pendolari, privilegiati s’intende, ma pur sempre pendolari. La famiglia DiBenedetto, megavilla vicino Boston e tanti affari negli States, si prepara a sbarcare in forze nella nostra Penisola. A dir la verità, Thomas Junior, figlio del futuro presidente giallorosso, è già in Italia da qualche giorno in quanto nuovo acquisto del Reggio Emilia Baseball. “E’ bello essere qui – ha detto il giovanotto a Radio Manà Manà – non so bene quando finalizzeranno l’accordo (per la cessione della Roma n.d.r.) ma so che se ne discute da un po’ “. DiBenedetto junior non si sbottona ma spera “di sentirvi la prossima settimana e allora potrò dirvi tutto quello che volete”.



Già, la prossima settimana. E’ atteso per lunedì lo sbarco a Roma di papà Thomas, leader della cordata americana pronta a rilevare il club giallorosso. Secondo il sito voxpopuliromani, DiBenedetto avrebbe prenotato il volo Delta 8124 in partenza da Boston alle ore 17.45 del 27 marzo e atteso a Fiumicino lunedì mattina alle 7.45. L’imprenditore italoamericano sarà nella Capitale dove si siederà al tavolo con Unicredit per limare gli ultimi dettagli della trattativa e procedere alla firma dei contratti: il tutto tra martedì e mercoledì, entro la fine di marzo.



Una vita da pendolari, si diceva. Anche perché Thomas DiBenedetto ha intenzione di trovare casa a Roma e seguire da vicino il suo nuovo club per il quale comincerà a lavorare già nelle prossime settimane. Prima ci sono alcune tappe formali: il lancio dell’Opa, le comunicazioni alla Consob e quant’altro. Poi il passaggio di consegne vero e proprio che permetterà a lui e ai suoi tre soci di sedersi al timone della società. La rivoluzione comprenderà tutti i settori: dalla squadra al marketing, passando per stadio, merchandising e comunicazione. Intanto è verosimile che lo “zio Tom” sieda in tribuna Autorità all’Olimpico già il 3 aprile per Roma-Juventus con tutta la grinta del presidente in pectore.



 

In attesa che gli americani e la banca firmino e brindino alla buona riuscita dell’affare, nella Capitale si discute e si immagina il futuro. Nei piani della società ci sono alcuni nomi nuovi come quello del duo Baldini-Sabatini per l’area sportiva, mentre rimane in bilico l’identità dell’allenatore con l’outsider Montella a dover sfidare il ben più esperto Carlo Ancelotti da Londra. Sul fronte della squadra, le voci del momento sembrano perle del miglior fantamercato anche se alcuni nomi, da Pastore a Buffon, solleticano le idee dei tifosi. A ridimensionare il tutto ci pensa il focoso Maurizio Zamparini, presidente di quel Palermo ricevuto nel 2002 proprio da Franco Sensi.

 

“Prima di volare alto DiBenedetto deve dimostrare chi è, che mezzi ha. E poi Pastore quest’anno non si muove anche se me lo chiede il Chelsea”, parole e musica affidate ai microfoni di Radio Radio. Ma il numero uno rosanero rincara la dose e non nasconde lo scetticismo intorno agli acquirenti giallorossi. “Non credo che DiBenedetto sia un patron come Abramovich. Io questi americani non li conosco, non so che gruppo sua, avrei preferito per la Roma un gruppo italiano forte”. Allo Zio Tom l’onore e l’onere di smentirlo.

 

(Marco Fattorini)