La Roma saluta l’Europa e lo fa nel modo più amaro cadendo sotto i colpi dello Shakhtar Donetsk di Lucescu che, nello scenario dell’avveniristico Donbass Arena, segna tre gol ed entra nella storia del calcio ucraino conquistando i quarti di finale di Champions League. Chiamati all’impresa dopo il 2-3 dell’andata, i giallorossi cominciano col piglio giusto ma, dopo il primo gol subito ed una serie di episodi (rigore sbagliato ed espulsione Mexes), mollano la presa sul match monopolizzato dall’entusiasmo della squadra di casa. Un serata gelida in cui il termometro segna -12 gradi, ma il tabellone non è meno clemente: il 3-0 senza appello (in rete Hubschman, Willian, Eduardo) spedisce i giallorossi fuori dalla Champions con un pacchetto ricco di nervosismo: da segnalare due scorrettezze, una gomitata di De Rossi e un fallaccio di Borriello, non visti dall’arbitro che, in entrambi i casi, avrebbe potuto estrarre il rosso.
La gara comincia sotto il segno dei giallorossi che impongono da subito il proprio sistema di gioco grazie ai movimenti offensivi di Taddei, Borriello e Vucinic. C’è tanta quantità e Pizarro smista palloni a ripetizione, mentre lo Shakhtar fatica ad uscire e soffre le incursioni romaniste che, però, peccano di concretezza. Al 18′ l’episodio che stravolge le carte in tavola: Willian serve un cross dalla sinistra che Hubschman di tacco trasforma in rete. E’ l’1-0 degli ucraini ma la Roma non demorde e spinge sull’acceleratore: al 28′ Borriello si guadagna un calcio di rigore che può riaprire i giochi. Dal dischetto va lui stesso (e non il rigorista Pizarro) ma l’esecuzione lascia a desiderare e Pyatov para senza problemi. La ruota non gira, anzi si inceppa definitivamente al 41′ quando Mexes si fa espellere per somma di ammonizioni dal fiscalissimo Webb. Il fischietto inglese non vede poi una gomitata di De Rossi ai danni di Srna che chiude il primo tempo tra le polemiche.
La gara è compromessa ma ancora aperta al cambiamento. Montella leva uno spossatissimo Taddei (ha perso palloni decisivi in attacco) per far spazio al terzino Aleandro Rosi, ma il risultato non cambia, anzi sì. Al 58′, sugli sviluppi di un corner, Willian raccoglie tutto solo il cross dalla bandierina e e lo deposita in rete con un destro prefetto. La Roma sbanda e accusa il colpo perdendo le residue motivazioni mostrate a inizio ripresa con gli assalti di Borriello. Il bomber si lascia scappare pure un calcio ai danni di Srna che Webb non vede, di conseguenza, nemmeno sanziona. Il pallino del gioco è saldamente nelle mani dello Shakhtar, sostenuto dal pubblico e dalle incursioni dei suoi brasiliani che ormai danno spettacolo. Ultimo, ma non per importanza, Eduardo che all’87’ regala il terzo gol ucraino. Nel finale scintille tra l’attaccante ex Arsenal e Pizarro, parallelamente prosegue la polemica De Rossi-Lucescu circa la gomitata di fine primo tempo. Tante chiacchiere: un solo fatto. Lo Shakhtar vola ai quarti di Champions, mentre la Roma torna a Trigoria con la coda tra le gambe, a pochi giorni dal derby.
3-0 (primo tempo 1-0)
Hubschman al 18′ p.t.; Willian al 13′, Eduardo al 43′ s.t.
(4-2-3-1): Pyatov; Srna, Chygrynskiy, Rakitskiy, Rat; Hubschman, Mkhhitaryan (22′ s.t. Teixeira); Douglas Costa (15′ s.t. Eduardo), Jadson, Willian; Luiz Adriano (30′ s.t. Moreno). (Khudzhamov, Gai, Stepanenko, Ishchenko). All.: Lucescu
(4-2-3-1): Doni; N. Burdisso, Mexes, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Taddei (1′ s.t. Rosi), Perrotta (40′ s.t. Caprari), Vucinic (21′ s.t. Brighi); Borriello. (Lobont, Castellini, Greco, Totti). All.: Montella.
Webb (Ing).
Serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 40.000 circa. Espulso al 41′ p.t. Mexes per doppia ammonizione. Ammoniti Mkhhitaryan, Mexes, Srna, Pizarro, Perrotta, Riise. Recupero: 5′ p.t., 3′ s.t.
Pyatov 7; Srna 7, Chygrynskiy 6,5, Rakitskiy 6, Rat 6; Hubschman 6,5, Mkhhitaryan 6,5 (22′ s.t. Teixeira 6); Douglas Costa 6 (15′ s.t. Eduardo 6,5), Jadson 6,5, Willian 7,5; Luiz Adriano 6 (30′ s.t. Moreno s.v.). (Khudzhamov, Gai, Stepanenko, Ishchenko). All.: Lucescu 8.
Doni 5; N. Burdisso 5, Mexes 4, Juan 5,5, Riise 5,5; De Rossi 4,5, Pizarro 6,5; Taddei 5 (1′ s.t. Rosi 5), Perrotta 5,5 (40′ s.t. Caprari s.v.), Vucinic 5,5 (21′ s.t. Brighi 5,5); Borriello 5. (Lobont, Castellini, Greco, Totti). All.: Montella 5.
(mar.fat.)