Ieri sera Delio Rossi si è preso una bella rivincita personale. Dopo l’amarezza dell’esonero, susseguente al famoso 0-7 in casa con l’Udinese, il tecnico di Rimini è riuscito nell’impresa di trascinare il Palermo in finale di Coppa Italia, eliminando i freschissimi campioni d’Italia del Milan. Rossi, ai microfoni di Radio Radio, si gode il risultato, sfoderando anche una certa ironia: “Se i campioni d’Italia reclamano per un mezzo rigore contro una squadra di mezza classifica, significa che il Palermo ieri sera ha fatto una grande partita”. Non c’è nessuna polemica da fare secondo Rossi, “si dimentica che all’andata c’erano due rigori per noi e che loro fecero un gol di mano. Quando le cose capitano a proprio favore si scordano”.
Poi il discorso scivola sul futuro. Il mister rosanero piace a diverse squadre, tra cui Roma, Napoli e Genoa: “Ho un contratto in scadenza a giugno, fino a quel momento penserò solo al Palermo. Le prime valutazioni le farò con il presidente, devo innanzitutto rendere conto alla mia società.
La Roma? Sono un professionista, sono orgoglioso e non rinnego certo il mio passato alla Lazio, però non ci vedo nulla di scandaloso nell’andare ad allenare un’altra squadra. E allora, che dire di quei giocatori che si mettono magliette e ciuccio in bocca? A me interessa il progetto, mi deve intrigare: in Italia però non c’è una formazione che mi farebbe fare come voglio, da noi conta solo il risultato”. Una frecciata mica male, all’indirizzo del nostro già bistrattato pallone…