La nuova Roma sta per nascere. Il verbo di Luis Enrique sarà tutto improntato sul calcio alla spagnola, quello del tiki-taka, fatto di possesso palla insistito e gusto per la ‘jugada’. Per mettere in pratica questo tipo di gioco, serviranno quindi elementi dotati di buona tecnica e possibilmente con tanta voglia di emergere. Le indicazioni del tecnico spagnolo sono chiare e il ds Sabatini sta facendo di tutto per seguirle alla lettera. “Le prime mosse della Roma? Sono un po’ in ritardo, non per colpa di Sabatini – commenta il collega Alfredo Pedullà a VoceGiallorossa – Un direttore sportivo doveva essere ‘scortato’ un po’ di più, soprattutto quando ancora non c’è nulla di ufficiale. E’ stato perso un po’ di tempo ma non è un dramma, si può recuperare”. Poi entra più nello specifico, dicendo che “Bojan è un gran colpo, anche se non è da Sabatini l’operazione con il controriscatto, è una tagliola. Questa ricerca dei talenti va molto bene, ma il tifoso giallorosso deve avere pazienza. La fame di vittoria immediata dei sostenitori potrebbe non essere soddisfatta immediatamente”. Insomma, ok i giovani ma se si pretendono vittorie subito servono anche giocatori collaudati. E non solo. Spiega Pedullà: “Serve la convinzione di chi resta. Cedere Vucinic sarebbe una follia, ma il montenegrino deve rimanere con la testa giusta. La sua vicenda non è stata gestita nei migliori dei modi, anche dal suo manager, che già a gennaio aveva provato a portarlo da un’altra parte. Fa bene Sabatini a sperare che l’attaccante cambi idea, ma questa storia sembra come quella di Hamsik. Quando maturi un’idea del genere poi è difficile rimanere con le motivazioni giuste. Non sarebbe una grande perdita Menez, ma quella di Vucinic sì. Con il gioco sbarazzino di Luis Enrique, il montenegrino potrebbe azzeccare la stagione da 20 gol, quindi deve rimanere ma con entusiasmo”. Tenere Vucinic, non Menez. E Borriello? “Il suo futuro è da un’altra parte, poi Sabatini, che è istintivo, ha detto una cosa molto particolare in conferenza stampa (Borriello è un problema, ndr) ma ha cercato di fare marcia indietro. Il problema Borriello resta. Probabilmente non c’è stato grande feeling all’interno dello spogliatoio, l’ex Milan è un ragazzo esuberante. E’ giusto fare cassa con i soldi ricavati dalla cessione di Borriello”. Un ruolo fondamentale da coprire al meglio è quello del portiere. Ecco i consigli dell’esperto: “Stekelenburg è un ottimo portiere, otto milioni di euro può essere una cifra giusta. Io non capisco il sistema relativo alla trattativa Viviano: l’Inter l’ha riscattato, perché ora la Roma non va a trattare con la società neroazzurra? Mi manca l’ultimo passaggio. Il club giallorosso dovrebbe fare un’offerta come quella fatta al Bologna.
Con tutto il rispetto per Stekelenburg, l’investimento di Viviano sarebbe importante, potrebbe essere il portiere della Roma per i prossimi 7-8 anni. E’ chiaro che la Roma ha paura che l’Inter possa chiedere Vucinic, ma quello è da considerare un discorso a parte. Io, ripeto, andrei sicuramente su Viviano”. Tra il portiere azzurro e quello oranje, Pedullà non sembra avere dubbi…