Gli imminenti arrivi dei giovani Bojan Krkic (classe 1990), Josè Angel Valdès (1989), Loic Nego (1991 e del portiere dell’ajax Maarten Stekelenburg (1982) non risolvono il vero problema della nuova Roma a stelle e striscie che sta bloccando le operazioni in entrata e che ha fatto saltare qualche trattativa già ben avviata. Stiamo parlando del capitolo cessioni: l’impresa è riuscire a piazzare quei giocatori dall’ingaggio elevato che pesano ancora eccessivamente sul bilancio. La mission di Sabatini è chiara sin dal primo giorno e prevede una riduzione degli stipendi che va di pari passo con l’inserimento di giovani di prospettiva. Perchè il progetto possa realizzarsi è necessario però uno sforzo da parte di tutti, giocatori e dirigenti. In particolare di quei senatori come Doni e Borriello che non rientrano nei piani di Luis Enrique e che percepiscono un ingaggio di 2,5 – 3 milioni netti all’anno. Una autentica “follia”, soprattutto il contratto del portiere brasiliano che documenta ancora una volta la gestione non sempre “oculata” della gestione Sensi. Doni, in forza dell’accordo vantaggioso sottoscritto poco più di un anno e mezzo fa, ha rifiutato la settimana scorsa una proposta del Liverpool che gli garantiva un posto dal titolare in Premier a fronte di un dimezzamento dello stipendio annuo. Discorso diverso quello riguardante Borriello. L’attaccante, si sa, prima di partire per le vacanze aveva fatto sapere tramite il proprio procuratore e sulla sua pagina di facebook che non intendeva cambiare maglia dando appuntamento ai tifosi a Trigoria per la prima settimana di luglio. Ma nel frattempo di acqua sotto i ponti ne è passata parecchio. Prima le parole del nuovo Ds in conferenza stampa che facevano riferimento a un “problema Borriello”, poi l’approdo di Leonardo al Psg a cui ha fatto seguito la voce di un interessamento del club francese per la punta napoletana. Una ipotesi che anche nella giornata di oggi, alcune nostre fonti vicine alla Roma, ci avrebbero confermato.
Siamo venuti a sapere che Leonardo sarebbe intenzionato a fare la spesa grossa in casa giallorossa: i giocatori messi nel mirino dall’ex tecnico dell’Inter sarebbero proprio Doni e Borriello più Jeremy Menez, che avrebbe già raggiunto con il club francese un accordo sull’ingaggio. Per Sabatini, se confermata, questa operazione potrebbe risolvere più di un problema e dare ossigeno al progetto americano. Nelle casse di Trigoria arriverebbero soldi freschi, almeno 25milioni di euro e un risparmio sugli ingaggi di quasi 7 milioni di euro l’anno. Soldi che si aggiungerebbero al budget dei 40 milioni messo a disposizione da mister Dibenedetto.
Finora il mercato teorico della Roma ha visto l’arrivo potenziale di giovani interessanti ma crediamo che queste siano solo operazioni di contorno. A questi dovrebbe aggiungersi un “Mister X” di qualità. L’idea è proprio quella di inserirne uno all’anno confermando i top players già presenti in rosa. Smentite a parte, il predestinato è Javier Pastore. L’argentino arriverà solo dopo che la squadra capitolina sarà riuscita a cedere al miglior offerente Mirko Vucinic che ha già firmato da tempo il suo foglio di “dimissioni”. Un’operazione che sarà sferrata solo a chiusura di mercato negli ultimi giorni di agosto. Per quel periodo i dirigenti giallorossi contano di aver incassato 25/30 milioni dalla vendita del montenegrino. Con quei soldi più l’inserimento dei due contropartite tecniche (il giovane Caprari e Lamela) pastore sarebbe matematicamente romanista. Col giocatore e l’agente, Simonian, l’accordo è raggiunto da tempo. Il procuratore infatti non perde occasione per smentire qualsiasi contatto con il suo “amico” Sabatini. Un modo per alleggerire la tensione dalle parti di Trigoria e permettere a chi sta portando avanti la trattativa di riempire tutte le caselle del puzzle.