Il calciomercato sta per entrare nella fase rovente. I nomi impazzano, le cifre anche. Le big estere la fanno da padrone, quelle nostrane, salvo eccezioni, sembrano quasi accontentarsi delle briciole. Pare questa la tendenza generale. E il noto agente Fifa Vincenzo Morabito, intervenuto in esclusiva a IlSussidiario.net, conferma questa lettura della realtà: “Il mercato è e sarà dominato da 4 superpotenze: Real, Barcellona, City e Chelsea. Di riflesso si muoveranno Inter e Milan, e a seguire tutte le altre…”



Alle nostre big resterebbero gli scarti?

Scarti tra virgolette, direi. In questo periodo sarà fondamentale capire come si evolveranno le trattative legate ai vari Neymar, Fabregas e Tevez. Ritengo probabile che il Milan, ad esempio, faccia qualcosa negli ultimi giorni di mercato, come accaduto lo scorso anno

Un Milan che cerca sempre l’erede di Andrea Pirlo. Potrebbe essere il romanista Pizarro secondo lei?



Vedo molto più fattibile l’operazione Montolivo. E’ uno di quegli affari che costituiscono l’essenza del calciomercato. Il giocatore è in scadenza di contratto, non vuole rinnovare e ha contro i tifosi della Fiorentina. Mi sembra la situazione ideale per un trasferimento. Il Milan potrebbe offrire in cambio Cassano o anche qualcun altro. Ad ogni modo, il matrimonio tra i rossoneri e Montolivo mi pare quasi certo

A suo giudizio, Galliani è ancora convinto della necessità di acquistare Ganso?

Io mi auguro per il Milan che l’affare non vada in porto. L’ho visto varie volte nel campionato brasiliano e in Coppa America: mi sembra un giocatore molto sopravvalutato. Non merita l’investimento economico di cui si sta parlando.



Sneijder-United si fa oppure Gasperini, che sta reinventando l’olandese come regista, ne chiederà la conferma?

Finora c’è stato un reciproco “fidanzamento”, nel senso che a Ferguson piace molto Sneijder, che a sua volta mi sembra attratto dai Red Devils. Però il Manchester, in questi anni, non ha mai speso grossissime cifre e quindi mi sembra improbabile che offra realmente 35-40 milioni per il giocatore. E’ più logico che l’Inter lo trattenga, specie ora che Gasperini lo sta provando in un nuovo ruolo

A proposito di Inghilterra: il City avrebbe offerto 20 milioni di sterline alla Roma per De Rossi, a cui sarebbe stato proposto un ingaggio-monstre da 9 milioni all’anno. Affare fattibile secondo lei?

Sono cifre davvero esagerate. Parliamo di un giocatore che tra dodici mesi sarà libero: mi pare difficile che il City spenda 20 milioni per lui. E poi conosco molto bene la situazione ingaggi del club inglese; lì la media, tra i giocatori “top”, è sui 6 milioni l’anno, quindi… Francamente non so quanti giocatori debba comprare il City. Se continua così, ne comprano uno al giorno. Spesso e volentieri si tratta di semplici chiacchiere.

Tra l’altro, la Roma, oltre che De Rossi, sta mettendo in discussione anche un altro totem come capitan Totti, che non avrebbe affatto gradito i rimbrotti di Baldini.

Guardi, il progetto Roma non mi sembra un progetto di grandi investimenti. Mi sembra, più che altro, improntato al taglio del monte salari e ad un ridimensionamento tecnico della squadra. Se poi vogliamo far passare l’avvento di Luis Enrique come una rivoluzione culturale… A me sembra tanto fumo e poco arrosto. 

 

Non la convince la scelta dello spagnolo?

Gli spagnoli, storicamente, hanno una tradizione negativa in Italia, escluso il grande Luis Suarez. Per me, i giallorossi potevano scegliere benissimo Alberto De Rossi (il tecnico della Primavera, ndr) per la panchina oppure confermare lo stesso Montella. La nuova Roma, a mio avviso, non è partita col piede giusto. Sono già andati via Mexes, Riise e Doni, Vucinic ha le valigie in mano e i nuovi sono tutti punti interrogativi. Lamela è retrocesso col River, Nego e Josè Angel sono due terzini sconosciuti e Bojan è una riserva del Barça.

 

Luis Enrique è già in bilico?

Francamente non vedo molto bene il tecnico. Non mi stupirei se prima di Natale, diciamo per novembre, dovesse spuntare al suo posto uno dei “disoccupati” di lusso che ci sono in giro. Uno come Delio Rossi, ad esempio, ma è solo una mia sensazione. 

 

E’ chiaro come il sole: questa Roma non le piace. Dell’altra capitolina, invece, che ci dice?

La Lazio ha fatto un mercato molto positivo. La base era già buona, visto che parliamo di una squadra che era arrivata quarta a pari punti con l’Udinese e che ha perso la Champions solo per differenza reti. Adesso sono arrivati Klose, Cissè, Cana, Marchetti, tutti ottimi giocatori. Darei un bel 10 al mercato della Lazio e anche a quello del Napoli, che secondo me sono le due squadre più vicine ad Inter e Milan, che restano in pole.

 

Com’è nata la trattativa per il suo assistito Cissè?

E’ nata da una conversazione con il suo manager Philippe Piola, che è un amico. Già a gennaio si era parlato dell’affare. Il suo arrivo a Roma ha creato tanto entusiasmo, perché Djibril, oltre ad essere molto forte, è un giocatore dotato di grande personalità.

L’attacco della Lazio sembra piuttosto affollato: sarà Floccari a fare le valigie?

Secondo me Floccari, che io assisto assieme a Claudio Vigorelli, ha tutto il vantaggio ad andare via. Non credo che sarà Zarate a partire, perché Lotito ne dà una valutazione piuttosto alta. La Lazio ha già un parco attaccanti importante: ci può stare che Floccari parta. 

 

E’ stato accostato a Napoli, Parma e Genoa, tra le altre: quanto c’è di vero in queste voci?

So che Vigorelli ha avuto contatti con Parma e Genoa, col Napoli non mi risulta. Ma se fossi De Laurentiis, una volta fatto 30, farei pure 31: prenderei pure Sergio, che sarebbe la ciliegina sulla torta di un ottimo mercato. E’ un grande attaccante, che potrebbe fungere sia da vice Cavani che da vice Lavezzi. Colmerebbe l’unico punto debole dell’organico, cioè la mancanza di un’alternativa ai due sudamericani che, oltretutto, potrebbero tornare stanchi dalla Coppa America. 

 

Lei, fino a questo momento, dove collocherebbe la Juventus nella griglia del campionato?

E’ ancora da valutare ma il mercato che sta facendo non mi entusiasma. Giuseppe Rossi, ad esempio, è un ottimo giocatore ma non è un top player. Io avrei lasciato intatta la coppia d’attacco Matri-Quagliarella e avrei speso i soldi di Rossi per un grande esterno sinistro come Nani, ideale per il 4-2-4 di Conte o per Lass Diarra, che ritengo il partner ideale di Pirlo. Con l’arrivo di Pepito, invece, sei costretto ad adattare Marchisio o Quagliarella sulla fascia sinistra e non è il loro ruolo.Per ora, non è una Juve da primissimi posti.

 

(Alessandro Basile)