Nilmar si allontana dalla Roma, forse definitivamente. Il club giallorosso aveva pensato al forte attaccante brasiliano per sostituire il partente Vucinic ma, a quanto pare, dovrà accantonare l’idea. Il presidente del Villarreal Fernando Roig, come riportato dall’edizione online di Marca, ha infatti fatto sapere che “le cessioni sono da escludere completamente. Tutto quello che posso dire è che il Villarreal si è rifiutato di vendere giocatori importanti come Nilmar, Rossi o Borja Valero, ha fatto un grande sforzo per trattenerli”. A suo avviso i tre “sono come i nuovi acquisti”. Roig ha voluto “stroncare tutte le voci, perché non ci saranno più partenze. Ovviamente se qualcuno viene e paga la clausola non si può fare nulla, ma noi non venderemo”. Nilmar sembra destinato quindi a rimanere un sogno di mezza estate. I giallorossi puntavano molto su di lui, ma l’affare si presenta davvero proibitivo. A questo punto, rimane un buco in attacco, visto che Vucinic è ormai in partenza. Il ds Sabatini sta lavorando alacremente in queste ore per concludere la cessione del montenegrino ma ha già in mente un piano d’azione per prendere il sostituto. Forse saranno due gli attaccanti da prendere, data la partenza di Menez, finito al Psg di Leonardo, e quella tornata d’attualità di Marco Borriello. Il bomber napoletano, nel 3-4-3 di Luis Enrique, non sembra proprio trovare posto. Ci sarebbe il posto di punta centrale, ma quello è occupato da capitan Totti. Sull’esterno non convince, ed in panchina potrebbe mugugnare, creando così problemi di spogliatoio. Lo stesso Sabatini, qualche settimana fa, parlò di Borriello come di un possibile ‘problema’ prima di rettificare, con una correzione che in realtà non convinse nessuno. Bojan, Lamela e Totti sono certi del posto; servono una o due punte di complemento, dunque. Luis Enrique chiede di far presto, anche perchè le prime prove della squadra, in questa fase di preparazione, sono state tutt’altro che brillanti, anche se era prevedibile immaginarlo. Il calcio pensato dallo spagnolo richiede tempi di applicazione piuttosto estesi, specie se si pensa all’impatto che può avere con una realtà come quella italiana. E dunque per vedere il miglior tiki-taka i romanisti dovranno aspettare. Soffrire, sbuffare e sudare in silenzio.
La strada del calcio spettacolo è irta e lastricata di difficoltà. Ci vorrà tanta, tanta pazienza, i tifosi si preparino.