La Roma non ha ancora perso le speranze di arrivare al brasiliano Nilmar. L’occasione buona verrà data dall’amichevole che i giallorossi disputeranno dopodomani a Valencia contro la squadra locale. Sabatini ne approfitterà per andare in missione e parlare col Villarreal dell’attaccante. Ieri il ds ha fatto presente che le parti sono ancora lontanissime dal trovare un accordo. Quello col giocatore ci sarebbe già ma lo scoglio più duro è rappresentato dal club spagnolo. Oltretutto, già Rossi è finito al centro del mercato, dopo le ultime voci sul Napoli; cedere anche Nilmar sarebbe impensabile. La volontà dei Sottomarini è quella di trattenerli entrambi; al massimo, ne verrebbe ceduto uno solo. Insomma, almeno una tra Roma e Napoli rischia di rimanere a bocca asciutta. Intanto ieri si è registrato un episodio molto spiacevole a Trigoria. Dopo l’allenamento, il ghanese Barusso è stato infatti avvicinato da alcuni tifosi, che lo hanno invitato in maniera molto colorita a lasciare la Capitale. Pare che sia stata colpita l’auto del giocatore. Barusso occupa un posto da extracomunitario e le trattative per la rescissione contrattuale sono giunte ad un punto morto. Il ghanese, in qualche maniera, bloccherebbe Nilmar, così come Fabio Simplicio, che pure non ha intenzione di lasciare la Roma. Ecco quindi che certi pseudo-tifosi hanno pensato bene di intimidire l’africano, costringendolo ad andarsene. Episodio da condannare, indubbiamente. Intanto la Roma non si ferma a Nilmar sul mercato. Un’altra interessante opzione per il reparto offensivo è rappresentata dal cileno Pinilla mentre a centrocampo resta calda la pista Fernando. Il giocatore del Porto potrebbe andare a sostituire il cileno David Pizarro, la cui permanenza non è sicura. Luis Enrique non ha intenzione di schierarlo da regista bensì da interno, ruolo che l’ex-Udinese non gradisce. Nella mediana progettata dallo spagnolo, serviranno giocatori rapidi nell’interdire e rilanciare il gioco, più che playmaker vecchio stampo. Quello, oltretutto, può farlo De Rossi, come ha sottolineato più volte l’ex-tecnico del Barcellona B. Tanto lavoro e sudore; questi i dettami di Luis Enrique, che vuole costruire una Roma spavalda, che sappia imporsi sugli avversari grazie alla bontà



Ed all’organizzazione del suo gioco. Una scommessa affascinante. Se sarà anche vincente, lo diranno il tempo ed il campo.

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