Il mercato della Roma è entrato nella settimana decisiva. Il diesse Walter Sabatini deve cercare di portare a casa due centrocampisti, un difensore e una punta. La priorità dettata dai troppi infortuni (fermi ai box ancora Perrotta, Brighi, Pizarro, Greco) e dalle necessità tattiche di Luis Enrique è il centrocampo. I nomi, in queste ore, sono tanti. Si parla con insistenza di Casemiro del San Paolo, impegnato nei Mondiali Under-20 e di Fernado del Porto, in rotta con la sua società e momentaneamente fuori rosa. Ma il nome che ritorna prepotentemente alla ribalta è quello di Thiago Alcantara centrocampista del Barcellona, protagonista di un ottimo precampionato da titolare con la maglia blaugrana. Figlio d’arte, suo papà è Mazinho ex giocatore del Lecce, città dove Thiago è nato. Il giovane lo scorso anno era uno dei punti fermi del centrocampo del Barcellona B, allenato proprio da Luis Enrique che da subito lo ha messo in cima alla lista di mercato insieme a Bojan. Ma la prima risposta del Barcellona alla Roma, un mese fa, è stata un no secco. Guardiola crede molto nel ragazzo al punto da averlo sempre schierato da titolare, ricevendo in cambio ottime prestazioni. Ora però la situazione in casa Barcellona è radicalmente cambiata. Da ieri sera, da quando è stato ufficializzato l’acquisto dall’Arsenal di Cesc Fabregas per 40 milioni. Un tassello importante per la formazione di Guardiola che arriva con un anno di ritardo e che si candida a prendere in mano le chiavi del centrocampo, cambiando così nei fatti le gerarchie di squadra. La notizia non ha fatto piacere a Thiago Alcantara, giocatore giovane ma di grande personalità, che si è sentito tradito. Pensava e sperava di aver ormai convinto il Barcellona a puntare su di lui ma l’investimento pesante per Fabregas gli ha aperto gli occhi. Luis Enrique, che conosce bene le dinamiche in casa Barça, è da giorni che sta monitorando l’evolversi della situazione e non ha mancato di chiamare il ragazzo più volte per ribadirgli la propria stima e per complimentarsi delle ottime prestazioni in precampionato. Attenzioni, da parte del tecnico della Roma, che hanno fatto piacere al ragazzo e al suo entourage, tanto da far sperare i dirigenti della Roma in una possibile riapertura delle trattative. La cosa potrebbe sbloccarsi non tanto per volontà del Barcellona, che terrebbe volentieri Thiago Alcantara in rosa come alternativa a uno dei tre titolari del centrocampo, quanto piuttosto per le pressioni del giocatore che vuole giocare per accumulare esperienza. E ha fatto sapere che l’unica soluzione che gradisce è in Italia, nella Roma del suo tecnico-amico Luis Enrique. Thiago sa di essere bravo ma anche di aver bisogno di misurarsi con i grandi per migliorare. Lo sa pure il mister giallorosso che gli ha garantito un posto da titolare fisso nell’undici giallorosso. La Roma ha deciso di affidare a Luis Enrique in persona questa trattativa, almeno nella fase esplorativa e di abboccamento. E così il tecnico asturiano, insieme al suo staff, sta tessendo le fila in questo Ferragosto di lavoro. Serpeggia un certo ottimismo anche se…
A breve potrebbe arrivare un rinnovo del contratto: «Federico è legato alla Roma da un contratto da professionista e stiamo pensando ad un rinnovo visto che è al minimo federale. Non credo faticheremo a trovare l’accordo per il prolungamento. Non prendo in considerazione altre ipotesi».
…Luis Enrique dovrà trovare gli argomenti giusti per convincere il suo amico-collega Guardiola a lasciargli il centrocampista. Il tecnico della Roma potrebbe garantire a Guardiola di seguire il ragazzo nella sua maturazione personale e calcistica. La formula dell’operazione sarebbe un prestito semplice, La Roma sa di non poter ripetere l’operazione Bojan e nemmeno lo pretende. Il prestito accontenterebbe entrambe le società. La partita ora è tra i due tecnici: Guardiola ritiene Thiago Alcantara già maturo e pronto a giocarsi un posto da titolare alla pari con gli altri campioni del Barcellona. Thiago, però, non si fida e vorrebbe farsi le ossa nella Capitale, coccolato da Luis Enrique e dal suo staff.