Il ko, seppure di misura, riportato contro lo Slovan Bratislava ha allarmato l’ambiente Roma. Quella mandata in campo da Luis Enrique nell’andata dei playoff di Europa League è stata una formazione alquanto sperimentale, imbottita di giovani. Probabilmente si è trattato di un test da prendere con le molle, senza stilare già bilanci pessimistici. Eppure, è stata la prima uscita ufficiale della stagione, mica un’amichevole, e il risultato complica notevolmente le cose in vista del ritorno, in programma giovedì sera all’Olimpico. Una precoce uscita dall’Europa potrebbe costare i primi processi nei confronti di Luis Enrique, catapultato dall’ambiente del bel gioco e della jugada blaugrana a quello denso di pressioni ed aspettative della Capitale. Lo stesso tecnico spagnolo ha invitato a non fare drammi. La squadra, così com’è, è ancora piuttosto incompleta, dunque meglio rinviare il tempo dei giudizi. Piuttosto serve operare, ed alla svelta. E’ quanto intende fare, per l’appunto, Thomas DiBenedetto, giunto oggi a Trigoria per un pranzo di lavoro. Al vertice di mercato hanno preso parte l’ad Fenucci, l’avvocato Baldissoni, membro del Cda, e il ds Walter Sabatini. Al centro della discussione il tema del rinnovo contrattuale di Daniele De Rossi. La trattativa con Capitan Futuro non registra ancora una chiusura positiva, ma c’è ottimismo su entrambi i fronti. Società e giocatore paiono intenzionati a proseguire l’avventura, resta da trovare l’accordo sulle cifre. Parallelamente all’affare De Rossi si penserà agli acquisti; servirebbe almeno una pedina per reparto per consegnare a Luis Enrique la rosa dei suoi sogni. Un difensore centrale che sappia alternarsi a Burdisso e Juan (senza dimenticare il jolly Heinze, impiegabile anche a sinistra), un centrocampista ed una punta, o forse due. Già, perché se Osvaldo sembra in dirittura d’arrivo, non altrettanto può dirsi del brasiliano Nilmar, che rimane un obiettivo di grido per il reparto avanzato. Stando a quanto riportato da As, l’ultima offerta giallorossa sarebbe di 20 milioni di euro. Il Villarreal, che ha dichiarato incedibile il bomber verdeoro, non ha ancora detto di no al rilancio dei capitolini. I Sottomarini ne pretendono 25 di milioni, ma qualche piccola speranza, forse, c’è ancora. Nilmar piace da matti a Luis Enrique, che vuole attaccanti tecnici e leggeri per il suo 4-3-3.
Un modulo in cui uno come Borriello c’entra poco, anche perché lo spazio al centro è tutto occupato da capitan Totti. Non a caso la società ha invitato il napoletano a trovarsi un’altra squadra, una decisione che ha sorpreso e amareggiato non poco il diretto interessato. Ma questo è il mercato; non ci sono certezze, oggi sei qui e domani di là. E SuperMarco dovrà farsene una ragione.