Una squadra nuova di zecca. E’ la Roma uscita dalla sessione estiva del mercato 2011-12. Non è un modo di dire, visto che i giallorossi hanno portato a casa, complessivamente, ben 11 acquisti (ritorno di Curci escluso). Di questi ben 4 sono arrivati nella giornata di oggi, quella conclusiva. E’ una Lupa, dunque, che ha cambiato completamente volto. Luis Enrique, nelle ultime settimane, aveva chiesto un colpo per reparto. E’ stato largamente accontentato. In difesa è arrivato Kjaer a puntellare il reparto, dopo che l’affare con il Wolfsburg è stato a lungo in bilico. Ad un certo punto, sembrava proprio saltato del tutto, prima dell’intervento risolutivo sul fronte romanista. A metà campo ecco l’esperienza internazionale di Gago e la tecnica pura di Pjanic. L’argentino, che non aveva spazi al Real Madrid, potrebbe essere un autentico colpo, purchè ritrovi gli stimoli giusti e torni ad essere quello ammirato agli inizi della carriera. E che in Spagna – aggiungiamo – non hanno visto quasi mai. Il bosniaco, che arriva a titolo definitivo, porta una ventata di classe nella mediana giallorossa. Oltre ad una bella dose di duttilità, visto che parliamo di un giocatore che, in teoria, potrebbe essere utilizzato in tutti i ruoli da centrocampo in su. Il suo limite principale è dato dalla discontinuità, vero tallone d’Achille della sua esperienza in Ligue 1, con la maglia del Lione. Ecco, quindi, un altro giocatore di sicuro talento, ma da ‘registrare’. Si presenta come una bella scommessa il giovanissimo Fabio Borini, attaccante dell’Under 21, prelevato dal Parma in prestito con diritto di riscatto, esattamente come Gago e Kjaer. Avrà davanti un bel po’ di gente, tra i nuovi Osvaldo, Bojan e Lamela e i ‘vecchi’ Totti – che Luis Enrique, però, considera tutt’altro che intoccabile – e Borriello, che alla fine è rimasto dopo il fallimento della trattativa con il Psg. Ha lasciato in extremis la Capitale, invece, Matteo Brighi, che si è accasato all’Atalanta in prestito. Unica nota stonata dell’operato di Sabatini le mancate cessioni. Luis Enrique, adesso, dovrà lavorare con una rosa extralarge. Sono rimasti sul groppone giocatori evidentemente fuori dal progetto, come Barusso e Greco, ed altri la cui presenza in panca potrebbe rivelarsi assai ‘ingombrante’; basti pensare a gente come Pizarro, Simplicio o lo stesso Borriello, che dovrà faticare non poco per imporsi.



Complessivamente, comunque, l’ultima giornata di mercato ha irrobustito la Roma, in quantità e qualità. Adesso il progetto ispano-americano può partire seriamente. Altri passi falsi, dopo la precocissima uscita dall’Europa League, non verranno perdonati. Anche perché, alle spalle di Luis Enrique, preme già un certo Delio Rossi

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