Fernando Gago è pronto a riprendersi la ribalta. Il centrocampista argentino, prelevato ufficialmente dalla Roma nel corso dell’ultimo giorno di mercato, è chiamato al riscatto dopo le grigie annate vissute al Real Madrid. La Selecciòn ha continuato a dargli fiducia, anche se su quel fronte – basti pensare all’ultima Coppa America – sono arrivate poche soddisfazioni. Adesso urge il rilancio a livello di club e quella giallorossa potrebbe essere la platea giusta per attuare la missione. Gago è sbarcato oggi nella Capitale, dove ha superato con successo le visite mediche, effettuate al Policlinico Gemelli. Al termine, si è intrattenuto brevemente con i cronisti presenti, scambiando qualche battuta sulle prime impressioni ricavate dall’impatto con la sua nuova realtà. L’argentino si è detto molto contento; a convincerlo a sbarcare nel nostro campionato è stato il progetto presentatogli dal ds Walter Sabatini. Un progetto imperniato sul giusto mix tra giovani ed esperti, come ha spiegato, tra gli altri, anche l’ad Fenucci. Da parte sua, ha precisato l’ex-Real, nessuna pretesa di giocare titolare. Il posto bisognerà sudarselo, in mezzo ad una concorrenza molto ricca per quantità e qualità. Qualcuno – non si sa con quanta malizia – ha fatto notare che il suo ruolo è lo stesso di De Rossi: “Non credo, abbiamo caratteristiche diverse che possono anche completarsi”, è stata la pronta replica dell’ultimo arrivato. Ultimo in ordine cronologico, s’intende. Effettivamente, va detto, la posizione in campo dei due è molto simile. Entrambi amano giocare da mediani davanti alla difesa, da metodisti di una volta, per capirci. Nel 4-3-3 di Luis Enrique, dando per scontato che De Rossi sarà il perno centrale della mediana, toccherà a Gago decentrarsi da interno. Non proprio il suo terreno d’elezione, quindi. Con due centrocampisti di tali caratteristiche, sembra ideale uno schieramento con il 4-2-3-1, che poi è lo schema più in voga, probabilmente in assoluto. Lo utilizzano sia squadre di club che nazionali. Dubitiamo, tuttavia, che il tecnico cambi il suo modulo preferito. Starà ai giocatori adattarsi e Gago in primis, se vorrà davvero prendersi le sue rivincite, non potrà fare altrimenti. Sabatini, parlando ai microfoni di Sky, lo ha incensato, sottolineando le sue grandi doti, pari



Alla sua sete di riscossa: “Avrà qualche sassolino nella scarpa da togliersi, visto che ha avuto qualche problema nel Real”. E quale miglior motore, nello sport, della voglia di riscatto…

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