La Roma vista contro il Cagliari è stata troppo brutta per essere vera. Almeno questo è l’augurio di ogni tifoso giallorosso che si rispetti. E’ mancato praticamente tutto: grinta, velocità di esecuzione, giocate dei singoli. Nulla da salvare, o quasi. Si è intuito, ma molto alla lontana, che i giocatori cercassero di inseguire un’idea di gioco. Ma, in pratica, non si è andati oltre una distribuzione scolastica del pallone. Né ha convinto la lettura del match da parte di Luis Enrique. La squadra, fin dall’inizio, non è sembrata ben disposta in campo e nemmeno i cambi hanno contribuito a cambiare le sorti della gara. La manovra è rimasta intasata al centro, visto che nessuno degli attaccanti gettati nella mischia aveva il passo o le caratteristiche per allargarsi sulle fasce e cercare il cross dal fondo. Alla squadra di Ficcadenti, dal canto suo, è bastato disputare una partita ordinata, condotta in difesa, prima di affondare i colpi vincenti con Daniele Conti – uno che quando vede… giallorosso si scatena – e il nuovo acquisto El Kabir. A tempo scaduto è arrivata poi la rete dell’inutile 1-2, firmato da Daniele De Rossi. Tocca proprio a Capitan Futuro, in virtù della sua esperienza, farsi carico di gestire al meglio il difficile dopogara. “L’inizio non è stato semplice ma ora dobbiamo invertire la rotta”, ha sottolineato il centrocampista di Ostia ai microfoni di Sky. In momenti come questi, l’unica cosa da fare, dunque, è non abbattersi, ma fare tesoro delle cose negative – che sono state tante – per progredire sempre di più. Sabato sera a San Siro ci sarà subito una sfida fra le grandi deluse della prima giornata, un Inter-Roma che già promette scintille. E processi a non finire per chi perderà. Gasperini e Luis Enrique sono già finiti sulla graticola, come da tipica usanza italica. Ma De Rossi scende in campo per difendere lo spagnolo, senza indugi: “Luis Enrique è una persona leale e un tecnico innovativo”. Il mister ha la stima del giocatore sia dal punto di vista umano che professionale. “Con noi si è sempre comportato correttamente. Dice le cose in faccia, lo apprezzo per questo”. Tatticamente, poi, la sua filosofia di gioco, tutta basata sul possesso palla e sul gioco offensivo, richiede tempo per essere assimilata. E le rivoluzioni, si sa, non si fanno da un giorno all’altro.



L’importante è non prendere in giro i tifosi. De Rossi fa presente una cosa; a suo avviso, è difficile pensare che si possa vincere già da questa stagione. “Bisogna sostenere questo progetto e programmare in vista dei prossimi anni”. Preparare la squadra per il futuro, insomma: sarà disposto ad aspettare il pubblico romanista?

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