Nella Roma che tanto ha cambiato (11 acquisti) c’è ancora spazio per due simboli come Francesco Totti e Daniele De Rossi. I due – autentici baluardi della romanità giallorossa – si apprestano a disputare, rispettivamente, la ventesima e l’undicesima stagione con la Lupa. Con stati d’animo, va detto, non molto sereni. Il capitano è preoccupato: prima la polemica con Baldini, che lo aveva definito “pigro”, poi gli screzi con Luis Enrique, che non gli ha concesso sufficiente spazio nelle prime uscite ufficiali, hanno fatto sparire il sorriso dal suo volto. In questo precampionato si è visto quasi sempre un Totti cupo, accigliato, pensieroso. Il feeling con il tecnico, in particolare, non è mai decollato. Lo spagnolo, giustamente dal suo punto di vista, rivendica il diritto di mandare in panchina chicchessia, senza guardare in faccia nessuno. Ragionamento perfettamente legittimo. Certo, se però i tifosi vedono in campo, al posto del Pupone, Okaka e Caprari, con tutto il rispetto… Da Baldini, intanto, sarebbe arrivato un primo passo: “Parliamone”, questo il contenuto dell’sms inviato dal dirigente all’indirizzo di Totti. Che, per ora, non ha risposto, ma pare che abbia gradito il gesto. Presto, comunque, potrebbe arrivare la sua replica ufficiale. A rompere il ghiaccio su tutta la faccenda è stato il ds Walter Sabatini. Quest’ultimo, oggi, ha invitato l’attaccante a “fare un passo indietro”. Sabatini si è detto “molto preoccupato da questa triangolazione Totti-Luis Enrique-Baldini”. A suo avviso, polemiche a parte, l’allenatore deve essere libero di fare le scelte che ritiene più opportune. Anche mettendo in panchina un ‘monumento’ come Totti, perché no. Il punto è questo, secondo lui. Totti deve accettare l’età che ha. Il fatto di giocare meno partite. Si può anche essere decisivi con 20 gare, giocate più o meno bene, che con 30, molte delle quali magari stiracchiate. Questo il messaggio lanciato dal ds al totem romanista. “Quando va in panchina deve avere il sorriso, pure per non mettere in imbarazzo i calciatori giovani”. Difficile che ciò accada, conoscendo il suo carattere profondamente orgoglioso. Ma deve succedere, per il bene della Roma e per la sua stabilità. Il nuovo corso di Luis Enrique già non è partito benissimo. Meglio non appesantirlo con ulteriori polemiche.
Quanto a De Rossi, resta sempre da sciogliere il nodo rinnovo. Sabatini non è preoccupato; sente che “Daniele vuole rimanere qui”. Il confronto tra domanda e richiesta, assicura, prosegue “in maniera costruttiva”. Naturalmente, tutti attendono il sì del calciatore. “Se così non fosse, sarebbe una grave perdita per la Roma”. No, troppi casi. Meglio risolverli. E alla svelta. C’è un campionato che preme alle porte…