Al Tardini di Parma arriva la prima vittoria della Roma targata Luis Enrique. Mattatore dell’incontro Osvaldo che segna la seconda rete e si sblocca definitivamente dopo un avvio di stagione zoppicante. Nulla di fatto per i ducali che restano a quota tre punti e dovranno recitare il mea culpa per la poca concretezza sotto rete.
Nella Roma, Luis Enrique conferma Totti ed Osvaldo in avanti e chiede una maggiore concretezza ai suoi ragazzi, con l’obiettivo di agguantare la prima vittoria stagionale su un campo storicamente favorevole. Dall’altro lato il Parma cerca il riscatto dopo la brutta prova di Firenze e si affida alla verve del solito Giovinco. Ne esce una prima frazione di gioco lenta e giocata su ritmi piuttosto bassi. Le due squadre si limitano a chiudere tutti gli spazi e non concedere nulla ai diretti avversari. Le azioni da rete si contano sulle dita di una mano e sono tutte frutto di eventi estemporanei e non a coronamento di manovre ragionate. L’unico vero brivido del primo tempo arriva al minuto 39, quando Totti scuote la contesa con un tiro dalla lunghissima distanza. La conclusione è forte ma centrale, Mirante non è però perfetto e non trattiene il pallone che per sua fortuna termina sul palo. Sulla respinta Osvaldo non riesce poi a correggere in rete sparando addosso al portiere ducale ancora a terra. È l’ultimo brivido del primo tempo che si chiude a reti inviolate e con la conferma di una sterilità offensiva che inizia a divenire preoccupante per entrambe le formazioni
In avvio di ripresa è però tutta un’altra storia. Bastano quattro minuti e la Roma passa; Rosi, appena rientrato da un infortunio, pennella verso il centro dell’area dove Osvaldo incorna con potenza e beffa un Mirante apparso comunque troppo lento nell’occasione. Giallorossi in vantaggio e rete che pare sbloccare la Roma di Luis Enrique. Il tikitaka dei capitolini assume immediatamente un’altra fisionomia e diviene più veloce, il Parma sulle gambe fatica a reagire e ne seguono i venti minuti migliori della stagione romanista. Sfiorano il raddoppio prima Osvaldo, poi Totti; con il passare del tempo però inizia ad affiorare la stanchezza ed il Parma torna in partita. Al ventisettesimo minuto l’occasione migliore per i ducali, con Biabiany che sfugge sulla destra e arrivato a tu per tu con Lobont sceglie la soluzione peggiore, sparando altissimo quando al centro dell’area c’erano liberi Giovinco e Crespo. I minuti finali sono di pura sofferenza per gli uomini di Luis Enrique che però, dopo cinque minuti di recupero, agguantano una vittoria di importanza fondamentale per il proseguimento della stagione.



50′ Osvaldo (R)

Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa (61′ Jadid), Modesto; Giovinco, Floccari (65′ Crespo; 82′ Zé Eduardo) (a disp. Pavarini, Rubin, Feltscher, Zé Eduardo, Blasi). All. Colomba 

Lobont; Rosi, Heinze, Kjaer (46′ Burdisso), José Ángel; Perrotta, De Rossi, Pjanic (78′ Simplicio); Totti, Osvaldo, Borini (68′ Bojan) (A disp. Curci, Cassetti, Taddei, Borriello). All. Luis Enrique



 

Arbitro: Orsato di Schio

Ammoniti: Zaccardo, Giovinco (P), Kjaer, De Rossi (R)

Parma

 

Mirante 5: Insicuro nelle uscite. Sfiora la papera un tiro dalla lunga distanza di Totti, il palo lo salva. Non convince sul gol di Osvaldo.

Zaccardo 5.5: In difficoltà quando viene preso d’infilata da José Angel.

Paletta 5: Perde troppo spesso Osvaldo.

Lucarelli 6: Il migliore della retroguardia ducale. Non sempre precisissimo ma se la cava.

Gobbi 6: Grande grinta sull’out mancino.

Biabiany 6.5: Ottima partita macchiata però dall’errore con il quale si divora la rete del pareggio al 27esimo minuto della ripresa.



Morrone 6: Buon lavoro nel primo tempo. Cala alla distanza ma non demorde.

Galloppa 5: Manca la precisione e la lucidità mentale. Viene meno nella fase d’impostazione e le offensive dei ducali ne risentono.

Modesto 6.5: Tra i migliori dei suoi, corre per oltre novanta minuti senza stopparsi un secondo. Ogni tanto la precisione viene meno ma glielo si può perdonare.

Giovinco 6: Prova ad illuminare la manovra, non sempre ci riesce.

Floccari 5: Non riesce mai a trovare la posizione in area e la difesa della Roma ha buon gioco su di lui. (Dal 20’st Crespo sv) (Dal 37’st Ze Eduardo sv)

 

All. Colomba 5: C’è molto da lavorare. Troppe le disattenzioni difensive dei suoi uomini, poche le idee e soluzioni offensive.

Roma

 

Lobont 5.5: Non esce mai dalla sua porta, con la sua insicurezza mette in difficoltà i compagni della difesa.

Rosi 6,5: Prende due botte al capo ma non si lascia intimidire. Splendido il cross per il gol di Osvaldo.

Heinze 7: Prestazione sontuosa dell’argentino che chiude ogni buco; nell’unica minima incertezza Biabiany lo grazia a conferma di una serata positiva.

Kjaer 5: In ritardo nelle chiusure, approssimativo nell’impostazione. Rischia l’espulsione e Luis Enrique lo sostituisce. (Dal 1’st Burdisso 6: Fa il suo pur con qualche affanno).

Josè Angel 6.5: Grandissima spinta sulla fascia mancina. Da migliorare la precisione nei cross.

Perrotta 6: Con Luis Enrique gli si chiede maggiore lavoro in costruzione e meno inserimenti. Fa quel che può.

De Rossi 7: Dominatore del centrocampo. Presente in entrambe le fasi.

Pjanic 6.5: Illumina la manovra anche se a volte resta troppo lento.

Borini 5.5: Grande voglia che si manifesta in un eccessiva irruenza. Dovrà ancora crescere. (Dal 24’st Bojan sv)

Totti 6.5: Gioca più lontano dalla porta e funge da vero e proprio regista offensivo. Appena vede lo specchio arriva però alla conclusione con una potenza ed una rabbia da punta vera.

Osvaldo 7: Sembra essersi finalmente sbloccato. Dopo 45 minuti scialbi si sveglia al quinto della ripresa e gioca un secondo tempo di gran livello.

 

All. Luis Enrique 6: C’è ancora molto da lavorare; i primi venti minuti della ripresa sono da grande squadra ma la difesa appare ancora troppo ballerina e bisogna lavorare sulla concretezza.

 

(Massimiliano de Cesare)