Matteo Brighi si sta godendo il primato virtuale della sua Atalanta. Il rimpianto, però, di non essere stato preso in considerazione per il nuovo progetto Roma è ancora presente nella sua mente. Lo ha fatto capire il suo agente Vanni Puzzolo, intervenuto oggi ai microfoni di RomaNews.eu: “Matteo sarebbe rimasto a Roma per sempre”. Il problema era uno solo: che il giocatore si era reso conto, come riferisce Puzzolo, che Luis Enrique non lo vedeva molto. Da qui la decisione di cogliere l’occasione Atalanta, che gli avrebbe consentito di giocare maggiormente. La società, però, non avrebbe fatto alcuna pressione per la partenza, nè con Baldini nè con Sabatini. Il tecnico spagnolo, nelle amichevoli e nella gara di andata contro lo Slovan, aveva impiegato Brighi in difesa. Questo faceva capire che nel suo ruolo naturale, a centrocampo, erano state fatte altre scelte e preferiti altri giocatori. Insomma, senza far polemiche, come sottolinea il suo procuratore, Brighi ha preso atto di non essere parte del progetto e, seppure a malincuore, ha deciso di fare le valigie. Adesso, con i nerazzurri di mister Colantuono – tra l’altro romano e romanista – è tornato a prendersi le sue soddisfazioni. Quelle che spera di riassaporare anche il difensore brasiliano Juan, ormai recuperato fisicamente, ma che non rientra ancora nelle scelte di Luis Enrique. Il suo agente Michele Gerbino, intervistato da CalcioMercatoWeb, ha precisato che “il mister non lo vede ancora al 100%”, ma presto, già questa settimana probabilmente, le cose dovrebbero cambiare. In ogni caso, la permanenza nella Capitale del giocatore non è assolutamente in discussione: “Smentisco qualunque voce su una sua partenza, rimarrà alla Roma”, è l’annuncio lanciato da Gerbino. In vista della sfida con l’Atalanta, in cui i giallorossi sfideranno proprio l’ex Brighi, Luis Enrique dovrebbe fare ancora a meno di Stekelenburg, Gago e Lamela, il cui rientro sembra più probabile per il derby con la Lazio, in programma il prossimo 16 ottobre. E’ ancora presto per parlare di formazione, ma al centro dell’attacco potrebbe esserci uno tra Totti e Osvaldo, con Borriello o Bojan a completare il tridente. Negli altri reparti, fiducia ai nuovi Josè Angel, Heinze e Pjanic. Dei tre, il più in palla sembra lo spagnolo, anche se l’argentino, a Parma, ha fornito segnali importanti.



Si aspetta ancora, invece, il vero Pjanic, che per ora sembra rimasto a Lione. Servirà anche la sua classe per continuare la scalata in campionato.

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