Nell’ultimo giorno utile per il mercato la Roma ha ridisegnato il proprio centrocampo con gli ingaggi di Gago e Pjanic. Nei piani di Luis Enrique dovrebbero essere loro due gli interni al fianco di De Rossi, perno centrale della manovra nel 4-3-3 alla catalana. Con buona pace di senatori della vecchia guardia come Perrotta e Pizarro, che almeno inizialmente dovrebbero accomodarsi in panchina. Anche se, in ogni caso, è ancora presto per parlare di gerarchie predefinite. Il tecnico sta applicando, non senza qualche durezza, la filosofia dell’egualitarismo. Tutti possono sperare in una maglia da titolare, basta impegnarsi al massimo negli allenamenti e dimostrare ricettività verso i nuovi dettami tattici. Può sembrare una banalità ma non lo è affatto. E’ tutto qui, infatti, il nucleo della rivoluzione di Luis Enrique. Non a caso un santone come Totti sta gradendo poco. Per il mister lui e Okaka pari sono. A centrocampo, come dicevamo, è stata fatta una scelta ben precisa. Il mercato ha regalato gente giovane e tecnica, brava a giocare la palla sempre, in ogni circostanza. Difficilmente si vedrà una Roma che sparacchia il pallone in fallo laterale, per capirci. Il gioco deve essere il faro, la ricerca di esso la filosofia che muoverà gli undici interpreti in campo. Gago ma soprattutto Pjanic sembrano garantire buona qualità ed inserimenti offensivi. Prima di arrivare all’argentino, il club giallorosso aveva sondato diversi giocatori. Si cercava un incontrista moderno, uno, come detto, che non maltrattasse la sfera. La scelta, per un periodo, sembrava caduta su Sandro, brasiliano del Tottenham. Le alte richieste degli Spurs, però, spinsero i capitolini a guardare altrove. Storia di un amore annunciato e mai consumato, quindi. E’ stato lo stesso Sandro a narrarla, ai microfoni di Radio Manà Manà. Il giocatore si è detto contento per l’interesse mostrato dalla Roma che, però, non si sarebbe mai tradotto in offerte concrete. La formazione giallorossa, ha detto, è sicuramente di spicco, così come lo è il campionato italiano. La meta dei sogni di Sandro (e poi dicono che il nostro calcio ha perso appeal…). Non subito, però. Il giocatore ha precisato di voler far bene al Tottenham, sia in Premier che in Europa. Poi arriverà il giorno dell’Italia: “È un altro passo che vorrei
Fare nella mia carriera”. Più chiaro di così. Non resta che farsi avanti. Capito, Roma?