Roma-Cesena è l’anticipo che apre il weekend di serie A. Si gioca all’Olimpico alle 18. Una partita sulla carta agevole per i giallorossi, vista la differenza di potenziale tra le due rose. Tre punti scontati? Abbiamo chiesto un parere a Ruggiero Rizzitelli, attaccante classe ’67 cresciuto proprio nel Cesena (dove ha anche chiuso la carriera) ed esploso a Roma tra il 1988 e il 1994. 



Rizzitelli, innanzitutto una chiave di lettura della partita.

E’ chiaro che la Roma è favorita e ha l’obbligo di cercare la vittoria. Non dobbiamo sottovalutare il Cesena però: Arrigoni ha a disposizione Parolo, Mutu, Eder, Candreva, tutti giocatori di qualità che stanno facendo molto bene e che in uno stadio così importante e in un contesto del genere possono dare fastidio alla Roma.



Il Cesena viene dalla convincente vittoria sul Novara. Quali sono le armi che può sfruttare per uscire con punti dall’Olimpico?

E’ normale che non si deve chiudere: se ti chiudi in partite come questa, il gol prima o poi lo prendi. E’ normale che Arrigoni dovrà cercare di difendersi ma non troppo, perchè saranno fondamentali le ripartenze con tanti elementi, cercando di sfruttare la qualità degli uomini sopra citati.

Cosa pensi del progetto Luis Enrique? Lo vedi vincente già questo o il prossimo anno, o ci vorrà più tempo?

Io penso che a Luis Enrique abbiano dato tempo; forse un altro allenatore non ci sarebbe già più dopo Firenze. La Roma invece gli ha dato fiducia perchè crede nel progetto. Non penso però che vinceranno già questo o il prossimo anno, ci vuole più lavoro e più tempo. Lo stesso Luis Enrique è cambiato: dal possesso palla sterile e con pochi gol si è passati a un gioco più rapido e concreto con molte verticalizzazioni. Ma come ho detto ci vuole ancora del tempo.



Probabilmente non ci sarà De Rossi: come si concluderà la questione del rinnovo?

Sinceramente la cosa mi puzza un po’. Credo che dobbiamo chiederci se sia una questione puramente economica o se c’entri il progetto. Per come la vedo io il progetto conta: De Rossi vuole vincere qualcosa, quindi ho la sensazione che se il progetto non c’è Daniele sceglierà altre strade. 

Domanda secca sul Cesena: riuscirà a salvarsi?

Ha tutti i mezzi per salvarsi, ma deve cambiare mentalità. Fino a poco tempo fa giocavano in punta di piedi, convinti di essere già salvi vista la quallità. Devono invece capire che sui campi di provincia bisogna lottare sempre e comunque, poi se hai i Mutu e i Candreva tanto meglio…

 

Per lo scudetto vedi una lotta a due tra Milan e Juve oppure l’Inter può rientrare?

Credo in una lotta a due. L’Inter non mi sembra in grado di recuperare, vorrebbe dire vincerle tutte e sperare in scivoloni altrui: sinceramente è difficile.

 

Cosa pensi del mercato della Roma? Può esserci un innesto a gennaio che faccia fare il salto di qualità?

Bisogna capire quanti soldi ci sono. Hanno preso Lopez ma è giovane e va inserito. Credo che la prima cosa da fare sia acquistare un attaccante di peso, soprattutto dopo la partenza di Borriello: la squadra è leggerina, e quando cerchi di giocare palla a terra contro squadre che si chiudono diventa difficile.

Chiudiamo con il Torino al quale sei molto legato: dopo le delusioni, è l’anno buono per la A?

L’ho già detto quest’estate: se c’è la testa, poi rimedi tutto il resto. Ventura è l’allenatore giusto, perchè predilige il collettivo e non il singolo. Ovviamente senza squadra non vai da nessuna parte, ma la squadra c’era anche gli anni scorsi ed è andata male. E’ chiaro che non sarà facile, ma penso che il Toro ce la farà.

 

In questo senso l’acquisto di Meggiorini è una spinta in più per la corsa finale?

Sono convinto di sì. Riccardo è un giocatore importante, ha sempre fatto bene in serie B quindi non vedo perchè non dovrebbe ripetersi anche a Torino.

 

(Claudio Franceschini)