La pista che porta a Josè Bosingwa non è ancora chiusa. Lo ha sapere oggi l’entourage del laterale del Chelsea, confermando i contatti con l’Italia. Non è da escludere ancora, quindi, che il portoghese possa prendere la strada della Capitale, sponda giallorossa. Tutto può succedere, ha spiegato un collaboratore del procuratore Jorge Mendes ai microfoni di ReteSport. Insomma, un discorso che sembrava chiuso si è improvvisamente riaperto, anche se Bosingwa, per età e ingaggio, non sembra propriamente rientrare nei parametri della Roma. Che continua, ad ogni modo, a scandagliare il mercato alla ricerca di quei due-tre rinforzi utili per puntellare l’organico a disposizione di Luis Enrique. Rimane sempre vivo, tra gli altri, l’interesse per Dusan Tadic, esterno offensivo-trequartista del Groningen. Anche i tedeschi del Borussia Moenchengladbach, ultimamente, si erano messi sulle tracce del serbo, ma la squadra che sembra fare più sul serio è proprio quella di Bosingwa, ovvero il Chelsea, come riferito dal sito Goaly.nl. Ancora un incrocio di mercato, dunque, tra giallorossi e Blues: chi la spunterà? Difficile dirlo al momento. Quello che è certo è che il tempo stringe e la Roma non ha ancora concluso operazioni, almeno non per l’immediato. Precisazione d’obbligo, perchè l’acquisto di Nicolas Lopez si può considerare come un discorso prospettico, rivolto al futuro, considerando la giovanissima età dell’attaccante. La difesa, dopo l’infortunio di Burdisso, rimane sguarnita, e le cessioni, a parte quelle di Borriello e Okaka, sono rimaste sostanzialmente al palo. Si sa che Luis Enrique vorrebbe lavorare con un gruppo più ristretto di giocatori, ma la società lo ha accontentato solo parzialmente. L’attacco è stato sfoltito, ma restano da piazzare ancora diversi giocatori tra difesa e centrocampo. Gente come Cassetti, Cicinho o Pizarro, ad esempio. Per il cileno sembra essersi riacceso l’interesse della Juventus ed a breve la trattativa potrebbe entrare nella fase cruciale. Il playmaker non è mai entrato nelle grazie dell’allenatore, con il quale, anzi, ci sono stati dei veri e propri dissidi. Luis Enrique non è certo un tipo autoritario, ma non è nemmeno uno da troppi compromessi. I suoi metodi sono chiari, chi non li segue finisce per auto-emarginarsi.



Un discorso chiaro a molti. Se ci si impegna nel modo giusto, però, c’è sempre la possibilità di essere ripescati. Da Greco a Simplicio, non mancano gli esempi…

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