James Pallotta è arrivato stamane a Roma. Con una missione ben precisa: convincere Daniele De Rossi a fare il ‘grande passo’ del rinnovo. Che poi non dovrebbe essere tale, per un romano e romanista come lui: la firma come un atto dovuto, così la vedono i tifosi più oltranzisti. “Stiamo lavorando per il rinnovo di De Rossi, ma al momento non ci sono novità”, ha detto Pallotta al suo arrivo ai cronisti presenti, spiegando di aver intenzione di incontrare il giocatore. L’imprenditore statunitense, membro di spicco della cordata che in estate ha rilevato il pacchetto di maggioranza dell’As Roma, ha negato di aver già conosciuto il centrocampista, smentendo il pettegolezzo circolato qualche settimana fa: “No, a Boston non ci siamo visti”. Stando alle sue parole, non esisterebbe alcun problema economico dietro il mancato rinnovo. Il suo viaggio nella Capitale si spiega con l’esigenza di prendere contatto con la realtà di Trigoria. Al centro sportivo, Pallotta ha avuto un primo faccia a faccia con squadra e dirigenza e si è detto “impressionato” dall’ambiente e dalle sue strutture. Di certo, per convincere De Rossi a firmare, occorreranno tutta la sua diplomazia ed il suo savoir-faire. Non è un’impresa di poco conto, anche perchè il tempo inizia a stringere: si avvicina sempre di più, infatti, la fatidica data del 1° febbraio, giorno a partire dal quale ‘Capitan Futuro’ (?) potrà firmare liberamente con altri club (e con la Roma che rimarrebbe senza il becco di un quattrino). Una soluzione, quest’ultima, da evitare ad ogni costo, anche se, ovviamente, la priorità è quella di trattenere il giocatore, che non è convinto dell’offerta di 6 milioni di euro propostagli dal dg Baldini. In società fanno sapere che si tratta già di un ingaggio extra-budget, e non si andrà oltre. Alla finestra, però, bussano club come Manchester City, Real Madrid e Paris St. Germain, disposti ad offrirgli cifre intorno ai 9 milioni di euro. Nella Roma di fede giallorossa, quindi, inizia a circolare un certo pessimismo. Non è da escludere che alla fine trovi posto la soluzione ipotizzata dalla Gazzetta dello Sport, ovvero un rinnovo puramente formale, con tanto di clausola rescissoria minima, in modo da permettere alla Roma di incassare quantomeno una non disprezzabile somma di denaro.
Ben magra consolazione sarebbe, a fronte di una perdita tecnica immensa. Le ore passano e non si trova una soluzione, difficile essere ottimisti…