Paolo Assogna, bravo giornalista di Sky, è forse l’unico competente di Roma e di cose romaniste. Non solo per il gioco della squadra, per il progetto tecnico e societario, per la tenuta che sta dimostrando l’allenatore spagnolo Luis Enrique, qualche mese fa, prima della sosta natalizia, addirittura contestato e in odore di “dimissioni”. Fu proprio in quel periodo che Assogna, contrariamente a molti suoi colleghi, che spiavano chissà da quale pertugio, sosteneva che vedeva nella Roma un gioco in evoluzione “sempre propositivo” e che alla fine Luis Enrique avrebbe convinto tutti. Ha avuto ragione il bravo commentatore di Sky e oggi ha probabilmente ragione sull’unico problema che si discute all’interno della squadra giallorossa della capitale: il caso De Rossi. Daniele De Rossi è un “classe 1983”, va verso i 29 anni ed è nel pieno della sua carriera. E’ uno dei migliori centrocampisti italiani, nazionale da sempre, capace anche all’occorrenza di giocare anche stopper. Nel cuore dei tifosi giallorossi è il sostituto naturale di Francesco Totti.
Assogna, scusi, ma De Rossi che cosa ha intenzione di fare? Se ne va o resta alla Roma?
“Non ascoltate nessuna supposizione. Quello che farà De Rossi sta solo nella sua testa. Ed è impossibile sapere quello che ha in mente. Tanto meno dal suo procuratore, che non parla mai ed è molto riservato, per non dire durissimo nei confronti della stampa”.
Si dice che De Rossi abbia avuto anche dei problemi personali. Sarà forse il ricordo di questi problemi o qualche cosa d’altro che sono all’origine delle sue dichiarazioni un po’ evasive, un po’ enigmatiche più che schive. Non le sembra un po’ irritato De Rossi?
“Io credo che sia un po’ irritato, forse un po’ stanco dell’ambiente. Insomma che sia un po’ insofferente per qualche ragione. Forse è per un motivo del genere che fa queste dichiarazioni evasive. Anche quella sulla pressione mediatica…E come fa a non esserci pressione mediatica per un contratto come quello di Daniele De Rossi che va in scadenza? Mi pare una dichiarazione senza senso”.
In sostanza, quale è al momento la posizione di Daniele De Rossi nei confronti della Roma?
“E’ quella di un giocatore che, essendo in scadenza di contratto, ha molta forza contrattuale, mentre quello della società diventa sempre minore”.
Restando alla Roma, De Rossi quanto guadagnerebbe con un nuovo contratto ?
“Mi pare che l’offerta sia quella sostanzialmente di 6 milioni l’anno netti a partire da un paio d’anni. Poi, complessivamente si parlerebbe di 6 milioni netti. E’ chiaro che, restando a Roma, lui ci perde dai due o tre milioni. Perché le offerte sono tante e almeno due, quella del Machester City e quella
del Real Madrid, lo porterebbero a un guadagno di circa nove milioni di euro netti all’anno”.
Forse sta pensando al colpo della sua vita, alla sistemazione definitiva nel momento migliore della sua carriera?
“Certo, ci sta anche questo ragionamento. E’ per questa ragione che dipende solo da lui”.
Ma le trattative sono in corso ancora tra De Rossi e la Roma ?
“No, la trattativa è finita, conclusa. La Roma ha fatto la sua offerta e le parti sono rimaste in questa situazione di sospensione, perché De Rossi ha risposto alla società che ci vuole pensare su. Insomma ha preso tempo, chiede una riflessione, un po’ di giorni per decidere. Ma la trattativa è conclusa, la Roma la sua offerta l’ha fatta. Ora tocca solo a De Rossi rispondere se resta o se ne va. Per questa ragione nessuno può fare delle ipotesi ragionevoli o delle supposizioni. Ripeto, dipende tutto da De Rossi”.
Gianluigi Da Rold