La Roma supera nettamente il Genoa per 4 a 2, ed è una vittoria importante sia perchè arrivata in un campo difficile, sia perchè dopo un quarto d’ora la Roma era sotto per due a zero. Lo spauracchio di rivivere l’infernale serata di Torino era molto forte, ma tatticamente la partita si è evoluta in modo diverso: se infatti la Juve aveva infierito, il Genoa, dopo il doppio vantaggio, ha deciso di tirare i remi in barca, lasciando alla Roma l’iniziativa. Con la palla tra i piedi, i giallorossi sono riusciti ad imporre il loro ritmo e a ritrovare pian piano fiducia, riuscendo a realizzare un’incredibile rimonta. Infatti il dato del possesso palla è nettamente a favore della Roma, padrona del 64% della gestione della sfera. Il che ha permesso di schiacciare il Genoa nella sua area, trovando il pareggio con Totti alla mezzora, per poi effettuare un vero e proprio assedio, come testimoniano i 17 tiri, le 790 palle giocate, e i 9 angoli. E se anche il Genoa aveva messo alle strette gli avversari nei primi venti minuti, i giallorossi lo hanno fatto per ben un’ora, essendo capaci di produrre l’80% di attacco alla porta avversaria. Padroni del campo i due uomini più discussi: Daniele De Rossi, con ben 78 passaggi effettuati, e Osvaldo, con 5 tiri verso la porta avversaria, due dei quali trasformati in pesantissimi gol. Nel Genoa si è invece distinto Moretti, con 27 palloni recuperati: non abbastanza per evitare ai suoi la sonora sconfitta.



Sei reti e tanto spettacolo nella sfida fra il Genoa e la Roma del Marassi conclusasi con il risultato di 4 a 2 in favore dei giallorossi, dopo che gli stessi erano andati in svantaggio di due reti. Andiamo ad analizzare insieme le marcature nonché le migliori occasioni della partita. La partita si mette subito in discesa per i padroni di casa rossoblu che trovano il gol al settimo minuto: gran botta, imparabile, da fuori area di Kucka che batte un incolpevole Stekelenburg. Al 15esimo doccia gelata per la banda di Zeman: cross dalla sinistra di Marco Borriello che pesca in area Jankovic che di volè colpisce a botta sicuro centrando però l’incrocio dei pali; la palla torna in campo e Antonelli rimette di nuovo in area per lo stesso Jankovic che questa volta non sbaglia e batte l’estremo difensore giallorosso: uno-due micidiale per i padroni di casa del Genoa. Al 19esimo ci prova anche Borriello: in area avversaria l’ex dell’incontro prova a battere Stekelenburg con un rasoterra sul primo palo ma il nazionale olandese è bravo a chiudere, mandando la palla in angolo. Il primo squillo dei giallorossi arriva al 25esimo con il solito Florenzi: il nazionale Under-21 colpisce al volo di destro dal limite dell’area dopo un cross di De Rossi, ma la palla si alza di poco sopra la traversa. Passano due minuti e la Roma accorcia le distanze: palla in area di Ivan Piris che pesca il capitano Francesco Totti; il numero 10 controlla, si gira, e fa partire un destro rasoterra chirurgico su cui Frey non può nulla. Al 36esimo la Roma sfiora il pareggio: tocca a Lamela che con una conclusione rasoterra in area di rigore impensierisce Frey che però è bravissimo a respingere con i piedi salvando la porta. Al 41esimo sono gli uomini di De Canio a rifarsi vedere in area di avversaria: Jorquera trova spazio davanti a se, sfruttando l’ennesimo buco difensivo dei capitolini, ma calciando di destro a botta sicura non riesce a superare un ottimo Stekelenburg che tuffandosi respinge il tiro e devia in angolo. Al 43esimo è Osvaldo a sfiorare il raddoppio: cross di De Rossi per l’italo-argentino che stacca di testa ma non riesce a centrare lo specchio della porta di pochissimo. Ma l’ex Espanyol si rifà subito dopo: al 44esimo altro buon cross dalla destra di Piris che pesca l’attaccante della nazionale che colpisce di girata al volo di destro battendo Frey. Il secondo tempo si scalda al 56esimo quando la Roma trova la rete del vantaggio: grandissimo angolo di Florenzi che pesca ancora una volta Osvaldo che di testa supera Frey. Rimonta capitolina inattesa. Il Genoa accusa il colpo ed è costretto anche a rimanere in 10 per l’infortunio di Borriello. La partita si spegne e non succede più nulla fino all’83esimo quando Lamela chiude il match trovando la quarta rete giallorossa: sinistro a giro del talento argentino dal limite dell’area su cui Frey non ci arriva. All’86esimo Osvaldo prova la tripletta personale con una bella conclusione da fuori area ma la palla finisce poco in alto della traversa. Al 92esimo Immobile prova ad accorciare le distanze, invano: si chiude una partita davvero spettacolare con una vittoria, finalmente convincente, della Roma.



Così un febbricitante Zdenek Zeman ai microfoni di Sky dopo la vittoria della sua Roma sul Genoa: “Penso che la nostra squadra questa sera abbia disputato una buona partita. Trovarsi subito sotto di due gol non facile. I ragazzi però hanno reagito bene, hanno fortemente voluto la vittoria.” Inevitabile un commento sui due giocatori che aveva escluso nell’ultima sfida, ma che oggi si sono rivelati decisivi: “Per me Osvaldo e De Rossi sono quelli visti oggi. Le mie decisioni, poi, ripeto, dipendono da loro e soprattutto dai loro comportamenti”. Un appunto poi squisitamente di carattere tattico sul ruolo del capitano: “Totti non può giocare tutta la gara sulla fascia e da solo si cerca la posizione migliore in campo per inserirsi fra li linee ed aiutare il possibile la squadra. A sinistra ci sono già Florenzi e Balzaretti che attaccano in profondità. Totti invece si deve accentrare per non finire bloccato dai difensori avversari: mi sembra naturale”. Giustamente deluso invece Luigi De Canio, che già pregustava una serata coi fiocchi dopo la partenza sprint dei suoi: “Le partite non durano 15′”, ha commentato a Sky. “Le grandi squadre in qualsiasi momento trovano il colpo risolutore. È innegabile che dopo il 2-0 abbiamo abbassato un pò la guardia, è calato il livello d’intensità, ci siamo disuniti anzichè galvanizzarci e continuare in questo modo: la mia squadra ha anche parecchi giovani con non grandissima esperienza di serie A, quindi nella gestione della gara abbiamo ancora qualche difficoltà. La Roma non poteva essere quella vista all’inizio, per questo avremmo dovuto continuare ad essere aggressivi: la mancanza di maturità ci ha giocato un brutto scherzo, abbiamo consentito alla Roma di rientrare in partita e di acciuffare il pareggio”. De Canio ricorda che “siamo andati in vantaggio anche con la Juve perchè abbiamo queste caratteristiche, di aggressività; non possiamo magari mantenerle per 90′ ma neanche per 15′. Dobbiamo avere la capacità e l’attenzione di giocare così, quando non è possibile bisogna difendersi con più ardore. Dovevamo rimanere corti e aggressivi sempre, invece abbiamo cominciato a dare palloni dietro ai difensori e al portiere, i cui rinvii diventavano loro preda. Così ci hanno schiacciato, poi abbiamo commesso qualche errore banale, come in occasione del primo gol, e nel secondo tempo la Roma avendo recuperato ha ritrovato la voglia di giocare e l’entusiasmo”.



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