Il giorno dopo è sempre quello più brutto. Domenica la Roma ha ricevuto fiumi di critiche dopo il quattro a uno subito a Torino contro la Juventus arrivato dopo una prestazione sconcertante con la squadra sotto di tre reti già nel primo tempo. Zeman ovviamente è stato uno dei maggiori accusati da parte della stampa, anche perché il boemo non riesce ancora a imprimere la propria filosofia di gioco ai calciatori giallorossi. Ieri c’è stato un duro confronto tra i giocatori e la dirigenza che prima dell’allenamento ha confermato Zeman davanti al gruppo e ha chiesto a De Rossi e compagni di parlare di meno fuori dal campo e di fare meglio dentro al rettangolo di gioco. Nessun disimpegno da parte di Baldini o Sabatini, la dirigenza è unita anche perché lo scopo è solo uno, quello di vincere. La rosa è ottima e può tranquillamente lottare per un posto in Champions League. Per lo Scudetto è ancora presto visto che la Juventus è davvero di un’altra categoria. Per parlare del momento della Roma abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net, Ruggiero Rizzitelli, ex calciatore della società giallorossa per seistagioni.
Quale è il grande problema della Roma? Il gioco di Zeman è completamente diverso da quello di Luis Enrique. Con lo spagnolo si giocava solo in orizzontale, con il boemo si gioca anche in verticale. Ci vuole tempo anche perché la squadra è giovane.
Qualcuno ha ipotizzato che il vero problema é Zeman… Il dubbio che non sia adatto alle grandi squadre c’è sempre. Un conto è fare benissimo in Serie B un conto è giocare in Serie A dove ti puniscono al minimo errore. Il problema del boemo è l’umiltà.
In che senso? Non mi riferisco a Zeman come persona ma al suo modo di giocare. Zeman gioca all’attacco sia contro una squadra di Serie B che contro il Real Madrid ma spesso bisogna anche giocare cercando di capire l’avversario. Per questo la Roma ha preso quattro gol dalla Juventus.
A inizio campionato si parlava di Scudetto… La prima giornata non andò proprio bene e già c’erano alcuni dubbi. La vittoria contro l’Inter è stata dannosa.
Perché? E’ stata una vittoria che ha creato facili entusiasmi, si è parlato di una Roma bella e vincente e invece non è così. Anche perché oltre a non vincere la Roma non sta neanche dando spettacolo.
La dirigenza è sotto accusa per aver ingaggiato Luis Enrique lo scorso anno e Zeman quest’anno. E’ giusto?
La dirigenza ha sempre voluto puntare sull’innovazione. Ma ha effettuato due scelte molto rischiose. Il primo non aveva mai allenato i grandi, il secondo ha 65 anni e difficilmente cambierà il modo di vedere il calcio.
Qualche critica anche per il giovane Destro che non sta mostrando il talento visto a Siena…Ma quale critica per favore. E’ un giovane talento, un conto è giocare a Siena dove la piazza ti perdona nove volte su dieci, un conto è giocare nella Roma dove alla prima partita che stecchi sei già sotto assedio. Lasciamolo crescere.
(Claudio Ruggieri)