Non sta vivendo un bel periodo la Roma. La sconfitta di domenica sera contro l’Udinese, arrivata nel solito modo zemaniano (tutti all’attacco e difesa colabrodo, primo tempo spettacolo e secondo con il fiatone), ha fatto tornato gli incubi di un passato non troppo lontano, quello post Juventus-Roma. La disfatta di Torino fece passare dei giorni tremendi all’allenatore giallorosso Zdenek Zeman, nonché ai vari calciatori, ma la doppia vittoria contro Atalanta e Genoa sembrava aver fatto tornare il sorriso a Trigoria. La realtà è però diversa e lo si è chiaramente capito e percepito durante l’assemblea dei soci tenutasi ieri. Oltre ad un buco di 58 milioni di euro, alcuni piccoli azionisti hanno alzato la voce, puntando il dito contro alcune scelte discutibili del tecnico boemo e non solo. Molti gli argomenti di dissenso, come la posizione in campo di De Rossi e Pjanic, lo scarso utilizzo di Mattia Destro (voluto fortemente dal tecnico di Praga), nonché il futuro dello stesso Zeman. La dirigenza americana ha sempre approvato in toto le scelte dello storico allenatore, anche quelle contestatissime di escludere De Rossi e Osvaldo, ma ora anche i vertici statunitensi iniziano ad avere dei ripensamenti. Cosa forse ancor più grave – perchè inaspettata – è che anche la piazza romanista sta iniziando a sollevare qualche dubbio sulla figura del tecnico boemo. Impensabile: Zeman qui è sempre stato amato al di là dei risultati conseguiti. Eppure i malumori ci sono, certo non da rivolta vera e propria ma quantomeno a livello di perplessità per un gioco che stenta a decollare e una classifica che, pur se siamo solo alla nona giornata, è già deficitaria. Ecco perché Zeman è chiamato ad una netta inversione di tendenza a partire già dalla sfida in programma nelle prossime ore contro il Parma, allo stadio Tardini. La Roma non può e non deve sprecare ulteriori chances di vittoria, anche se chi conosce veramente Zeman è convinto che il boemo difficilmente cambierà il suo modo di giocare. Lui intanto continua a difendere il suo operato: “A parte la partita contro la Juventus, le prestazioni sono state buone: continuo a pensare che il terzo posto sia alla nostra portata”, ha detto durante la conferenza stampa di oggi. I risultati per ora non lo supportano:
Possibile davvero un addio a stagione in corso? Onestamente no: nemmeno Luis Enrique è stato scaricato lo scorso anno. Più probabile che in questo caso possa essere qualche giocatore a pagare: a cominciare da De Rossi, passando per Pjanic, arrivando fino a Mattia Destro. Sono loro i simboli di questa semi-debacle di inizio stagione della Roma e non sono da escludere risvolti clamorosi durante il prossimo mercato invernale. Capitan Futuro continua ad essere attratto dalle sirene estere; il Paris Saint Germain è pronto a ricoprirlo d’oro così come il Real Madrid. De Rossi vuole sentirsi valorizzato e se non troverà soddisfazioni all’Olimpico potrà anche pensare ad un addio. Pjanic piace invece moltissimo a Tottenham e Barcellona, senza dimenticarsi di Milan e Inter, società in cerca di un centrocampista di qualità. Infine Destro, che potrebbe trovare sistemazione in una squadra medio-piccola del campionato italiano.