Il Parma ospita la Roma questa sera, partita valida per la decima giornata del campionato di serie A. Si gioca al Tardini ed è una sfida interessante e importante: sul campo il Parma ha raccolto un punto in più della Roma, ma la vittoria a tavolino dei giallorossi fa sì che la squadra di Zeman sia davanti in classifica (occupa il sesto posto). La vittoria dei ducali significherebbe il sorpasso in classifica ai danni della Roma, ma la banda di Zeman può migliorare la sua classifica e lanciarsi nuovamente verso le prime posizioni in caso di successo esterno (sarebbe il terzo in quattro partite, Cagliari non conta, almeno giudicando le gare effettivamente giocate). Parma-Roma per i tifosi della Lupa fa venire in mente il maggio 2001 e il 3-1 dell’Olimpico che consegnò lo scudetto a Fabio Capello; e i ducali sono un buon avversario per la Roma, che ha ottenuto 25 successi in 42 precedenti totali (8 le affermazioni gialloblu) e non perde dall’8 maggio 2005 (1-2 al Tardini). Da quel giorno 11 vittorie e 3 pareggi per i giallorossi, che lo scorso anno si sono imposti 1-0 grazie al gol di Osvaldo. Per Zeman sarà invece la 24esima sfida contro il Parma, con 7 vittorie e 11 sconfitte, 5 i pareggi, uno dei quali è l’ultimo: 3-3 tra Lecce e Parma il 29 maggio del 2005, partita celebre perchè il tecnico boemo girò le spalle al campo durante gli ultimi minuti e successivamente la gara è entrata nell’inchiesta di Calciopoli. Altri numeri legati alla partita: il Parma è il bersaglio preferito di Francesco Totti, a segno 16 volte contro gli emiliani, mentre questa sera Daniele De Rossi può raggiungere Franco Tancredi all’ottavo posto della classifica dei più presenti in giallorosso, a quota 288.
La Roma però dovrà stare attenta a questo Parma: Donadoni, che lo scorso anno aveva chiuso con sette vittorie consecutive, ci ha messo un po’ per trovare la strada giusta ma adesso la sua squadra sembra aver preso ritmo: lo dimostrano le due vittorie consecutive da cui arrivano i ducali, entrambe di autorità e centrate contro Sampdoria e Torino. Sono 8 i punti nelle ultime cinque giornate, dove è arrivata una sola sconfitta, quella contro il Catania. Un dato in più: il Parma in casa è ancora imbattuto, avendo collezionato due vittorie e due pareggi e subito appena tre reti (sono sei quelle realizzate). I ducali in generale non trovano la porta con grande regolarità, ma negli ultimi 180 minuti Amauri è tornato a segnare come aveva fatto nella seconda metà del 2010/2011: tre gol che adesso ne fanno il capocannoniere della squadra, sopravanzando Rosi (due reti). Più che altro a tradire le attese sono stati finora gli attaccanti di “scorta”: Pabon non ha ancora segnato dopo un brillante precampionato, mentre Belfodil si è bloccato a quota 1 gol e non riesce a fare la differenza. Donadoni allora sta puntando sulla rapidità di Biabiany, che può giostrare da seconda punta sfruttando il lavoro fisico di Amauri, che spizza palloni di testa e apre varchi prendendo posizione e difendendo palla. Tegole a centrocampo, con l’infortunio di Galloppa che costringe Donadoni a ridisegnare il centrocampo e promuovere Ninis nel ruolo di interno.
La Roma arriva dalla brutta sconfitta interna contro l’Udinese: per la seconda volta in stagione i giallorossi si sono fatti rimontare da 2-0 a 2-3 una partita che avevano in mano. E’ una squadra “zemaniana”: gioca a mille all’ora un tempo, vivacchia negli altri 45 minuti, che arrivino prima o dopo. A risentirne è ovviamente la difesa, già molto esposta a causa del baricentro molto alto: i giallorossi sono la peggior difesa del torneo (alla pari con il Chievo) con 16 gol subiti, ma in media fanno peggio perchè la partita contro il Cagliari non è stata giocata e quindi non fa testo. L’attacco finora ha girato, ma è chiaro che se fai una sola rete in più di quelle che prendi i conti non tornano. La sensazione è che il tecnico boemo sia ancora alla ricerca del giusto assetto: nelle ultime cinque partite la squadra ha racimolato 7 punti, cadendo malamente contro la Juventus ma battendo poi Atalanta e Genoa (prima c’era stato l’1-1 interno contro la Sampdoria). Qualche scelta comunque sembra essere cristallizata: Marquinhos ha ormai preso il posto di centrale difensivo al fianco di Leandro Castan, De Rossi fa l’interno suo malgrado (questa sera al centro ci sarà Bradley, stante la squalifica di Tachtsidis) e Osvaldo al momento è in vantaggio su Destro, che deve necessariamente sbloccarsi dal punto di vista realizzativo. A sinistra bisogna capire: Balzaretti è ancora fuori, quando rientrerà il posto dovrebbe essere suo, ma attenzione alla crescita di Dodò che potrebbe “costringere” Zeman a dirottare il terzino della Nazionale sulla destra, con l’esclusione di Piris. Insomma: questa Roma è un cantiere aperto, ed è anche comprensibile. I tifosi però stanno cominciando a perdere la pazienza: si aspettavano che il ritorno del boemo avrebbe portato risultati più eclatanti e prestazioni globalmente più convincenti, e invece dopo la vittoria di San Siro che aveva fatto ben sperare la squadra si è involuta. Da questa sera deve partire il riscatto: i punti di distacco dalla vetta sono già 11, e potrebbero diventare anche di più.
Parma-Roma ha solitamente regalato belle partite, giocate e combattute: ci auguriamo che anche questa sera sia così. Complessivamente la Roma da trasferta è più intraprendente, e il Parma che viene da un momento positivo vuole sfruttare il fattore campo e quindi proverà comunque a fare la partita. Scopriremo presto come andrà a finire: Parma-Roma sta per cominciare…
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