“Dubbi su Lamela? Non scherziamo per favore, ha solo 20 anni e un talento da urlo”. A parlare così in favore di Erik Lamela è Josè Alberti, noto agente Fifa ed esperto di mercato argentino in esclusiva a Ilsussidiario.net. Lamela è stato il fiore all’occhiello del calciomercato della Roma di due estati fa. Sabatini lo strappò al River per circa 20 milioni di euro. Lamela nella scorsa stagione con Luis Enrique incantò tutti all’esordio contro il Palermo con un gol spettacolare. La stagione si chiuse con 6 gol stagionali, quattro in campionato. In mezzo l’episodio con Osvaldo che scagliò un pugno al più giovane compagno reo di non avergli passato la palla in partita, e la squalifica per tre giornate a causa dello sputo sulla maglia di Lichtsteiner in un Juventus-Roma di fine campionato. Quest’anno con Zeman le cose non sembrano andare meglio, per lui un gol nella sconfitta interna contro il Bologna e alcune prestazioni non certo positive come quella contro la Juventus di sabato scorso che hanno fatto dubitare del suo talento e della sua personalità. Alberti a Ilsussidiario.net difende l’argentino e punta il dito contro il vero colpevole della mancata esplosione di Lamela: “Io credo che il problema non sia Lamela ma Zeman. Il boemo non insegna nessun tipo di calcio, non può allenare una squadra di grosso calibro. Non può chiedere a Lamela di fare ripiegamenti difensivi, di tornare e di rincorrere l’avversario. Totti non penso faccia queste mansioni. Lamela è uno dei grandi talenti del calcio mondiale, perché non si fa di tutto per metterlo nelle condizioni di rendere al meglio?”. Parole dure nei confronti del tecnico tornato a Trigoria dopo 13 stagioni, e già in difficoltà in questo inizio di campionato. La Roma non vuole assolutamente perdere un gioiello come Lamela, Sabatini crede molto nel giovane calciatore sudamericano che è stato prelevato dietro un investimento importante. Cosa fare? Alberti ha la soluzione: “Lamela non deve avere compiti difensivi importanti, deve essere libero di giocare, per lui devono correre altri giocatori. Capisco che dire questo nel calcio di oggi sembra quasi un’eresia, ma ai tempi di Maradona funzionava così. Nessun paragone sia chiaro, ma dietro Maradona c’erano giocatori che correvano tanto”. Dietro Diego, e anche dietro Platini, vista la famosa risposta di Le Roi all’Avvocato Agnelli che lo rimproverò di fumare all’intervallo: “L’importante è che non fumi Bonini che corre per me”. Chissà se Zeman ascolterà i consigli del procuratore argentino che difende a spada tratta il giovane talento argentino.
In effetti in Argentina Lamela viene visto come un grande gioiello pronto a fare il grande salto. Di certo non è stato continuo, ma vista l’età si potrebbe aspettare prima di bruciarlo definitivamente così come fatto con altri talenti sudamericani.
(Claudio Ruggieri)