Una partita piena di interesse, dall’esordio di Bergodi sulla panchina del Pescara al ritorno di Zeman in Abruzzo da avversario: Pescara-Roma non sarà certo una trasferta facile per la formazione giallorossa, anche se sulla carta i valori tecnici sono molto differenti. La Roma viene dalla vittoria in casa contro il Torino, un successo che ha dato fiducia alla formazione allenata dal tecnico boemo. Il Pescara viene invece dalla sconfitta a Siena, e al termine di quella partita si è dimesso l’allenatore Stroppa. Se a Roma c’è polemica tra Zeman e De Rossi per il ruolo del centrocampista giallorosso, a Pescara c’è tensione con la tifoseria abruzzese che sembra non gradire questo inizio di campionato. Così si spiegano anche le dimissioni di Stroppa, che non era certo in sintonia con la maggior parte della tifoseria organizzata, e l’arrivo di Bergodi. Per parlare di Pescara-Roma abbiamo sentito un ex giocatore delle due formazioni, Ubaldo Righetti: sette stagioni a Roma dal 1980 al 1987, cinque (dal 1990 al 1995) al Pescara. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Pescara-Roma che partita sarà? Di certo sarà una trasferta insidiosa per la Roma, per tanti motivi: la situazione del Pescara in classifica, l’esordio del nuovo allenatore Bergodi…
Per gli abruzzesi questo esordio potrebbe essere importante dal punto di vista psicologico? Potrebbe certamente essere una spinta in più per dare una scossa, uno stimolo per far bene.
E il passaggio dal 4-3-3 di Stroppa al 3-5-2 di Bergodi che effetti avrà? Vedremo cosa farà veramente Bergodi, quale modulo tattico deciderà di portare avanti e se cambierà subito.
Ci sarà anche il ritorno di Zeman a Pescara dopo la fantastica promozione in serie A… Penso che l’accoglienza sarà trionfale, i tifosi del Pescara non avranno certo dimenticato quello che Zeman ha fatto per questa squadra. Ci potrebbe essere anche qualche fischio, ma il boemo dovrebbe ricevere tanto affetto dai sostenitori della formazione abruzzese.
Dubbi sulla formazione della Roma a centrocampo, Marquinho sarà confermato dopo la bella prova contro il Torino? Credo di sì. E’ un giocatore che fa la differenza, lo si è visto proprio nell’incontro contro il Torino.
Secondo lei Zeman chi farà giocare tra Tachtsidis e Bradley? Io farei giocare senza dubbio Bradley, mi piace di più in tutti i sensi. Poi non so che decisione prenderà Zeman.
La Roma prende tanti gol: la difesa è un’incognita?
Questo è un problema che la Roma si porterà dietro finchè ci sarà Zeman, perchè la filosofia del tecnico boemo è quello di segnare un gol in più dell’avversario. E’ questo il suo modo di intendere il calcio.
Cosa pensa della polemica sul ruolo in campo di De Rossi? Zeman ha esperienza e vuole che De Rossi giochi in un certo modo, De Rossi d’altra parte ha le sue idee. E’ una bella diatriba tra due personaggi importanti di questa squadra.
Pescara invece ha problemi con la tifoseria: troppo esigenti? Tutti vogliono vincere nel calcio. I tifosi erano abituati al calcio spettacolare di Zeman, in questa stagione hanno visto la loro squadra in un’altra situazione ed ecco la contestazione. Personalmente credo che il campionato del Pescara rispecchi i valori tecnici di questa squadra.
Il suo pronostico qual è? Credo che la Roma abbia tutte le chances per vincere, se consideriamo i valori tecnici dei giocatori, anche per continuare a far bene dopo il successo contro il Torino.
Lei per chi tiferà? Io ho bellissimi ricordi delle mie stagioni alla Roma, dove ho giocato con una squadra fortissima, piena di grandi campioni. Al Pescara ho giocato dal 1990 al 1995, ho abitato nella città abruzzese per 13 anni. Un ambiente meraviglioso, un popolo fantastico.
Se fosse ancora calciatore, dovrebbe giocare un tempo con la Roma, uno col Pescara… Dovrei fare l’arbitro (ride, ndR). Sarebbe questa la soluzione ideale per una partita del genere.
(Franco Vittadini)