La Roma ospita il Palermo nel posticipo domenicale dell’undicesima giornata di serie A. Allo stadio Olimpico la partita vale molto per entrambe le squadre: la Roma vuole risalire la china dopo due sconfitte consecutive e presentarsi al derby in uno stato psicologico accettabile; Zeman forse non è in discussione sulla carta, ma un altro passo falso sarebbe visto non troppo bene negli ambienti giallorossi che speravano in qualcosa di meglio. Dall’altra parte c’è un Palermo che sta leggermente migliorando dal punto di vista del gioco e dei risultati, ma a questo punto deve centrare una vittoria se vuole lasciarsi ben alle spalle le ultime in classifica. Il pareggio, va da sè, non servirebbe a nessuna delle due, perchè lascerebbe le cose esattamente come stanno. Cinquantesimo confronto in serie A tra Roma e Palermo, con i giallorossi che hanno vinto esattamente la metà delle partite. Undici sono i pareggi, tredici le vittorie del Palermo. All’Olimpico i giallorossi si sono imposti lo scorso anno, gol di Lamela (era il primo in serie A) che è andato in rete per cinque partite consecutive quest’anno (striscia aperta). Il Palermo si è imposto l’anno prima, quando si è registrato un pirotecnico 3-2 con la doppietta di Abel Hernandez e il gol di Pinilla. Bisogna risalire addirittura al 2004/2005 (il Palermo era neopromosso, la Roma visse la stagione dei cinque allenatori) per trovare l’ultimo pareggio: finì 1-1con i gol di Grosso e Totti. Due ex di lusso: Walter Sabatini è stato direttore sportivo del Palermo contribuendo a creare una squadra che ha raggiunto l’Europa (sfiorando addirittura la Champions League), mentre Balzaretti ha passato quattro anni in rosanero, conquistando la maglia della Nazionale.
Non è un bel periodo per la Roma, che arriva da due sconfitte consecutive, entrambe per 3-2, contro Udinese e Parma. In entrambi i casi la squadra è stata rimontata, dimostrando ancora una volta di non avere quella solidità mentale tipica delle grandi formazioni, e in generale di rendere molto di più quando è sotto pressione e deve affrettare i tempi. Zeman ha dovuto fare i conti con qualche infortunio di troppo (stasera ritrova Balzaretti ma rischia di non poter utilizzare Castan, De Rossi e Osvaldo), ma è anche vero che il tecnico boemo non ha ancora trovato il bandolo della matassa e sta un po’ procedendo per esperimenti. Il fatto che la Roma si esalti negli spazi aperti è confermato dal ruolino di marcia casalingo: cinque punti in cinque partite, una sola vittoria (Atalanta, il 7 ottobre) con nove gol fatti e nove subiti. In totale la banda giallorossa subisce tanto quanto segna (19), sicuramente quindi l’attacco sta girando ma la difesa subisce troppi gol anche per quelli che sono i parametri standard delle squadre di Zeman. Il suo 4-3-3 si sta snaturando in una sorta di 4-3-1-2, con Totti che svaria un po’ in tutta la trequarti non avendo il passo dell’esterno. A centrocampo poi alcuni uomini non si sono ancora inseriti (Pjanic) e resta da risolvere la grana Destro, che stasera potrebbe avere la grande occasione di sbloccarsi e di dimostrare di meritare i soldi investiti su di lui in estate. Nelle ultime cinque però la Roma ha ottenuto solo sei punti perdendo tre partite, e in più dovrà forse rigiocare la partita contro il Cagliari vinta a tavolino, con il rischio di perdere tre punti in classifica e di trovarsi quindi a ridosso della zona retrocessione.
Zona retrocessione che invece il Palermo conosce bene, trovandosi invischiato. I risultati del pomeriggio non hanno certo aiutato i rosanero, che a questo punto devono vincere per tenere il passo; questo campionato sta dimostrando che la lotta sarà serrata e che le squadre stanno viaggiando più spedite di altre stagioni in fondo alla graduatoria. Non si può perdere terreno e bisogna assolutamente invertire la tendenza esterna, perchè finora i siciliani hanno ottenuto appena due pareggi in cinque partite (1-1 al Marassi contro il Genoa, 0-0 a Siena). Il problema è il gol: sono appena 8 le reti realizzate dai siciliani in campionato, e di queste solo una è stato segnata fuori casa. 13 le reti incassate, 6 lontano dal Barbera: Miccoli ha segnato esattamente la metà dei gol, per cui c’è bisogno delle reti dei centrocampisti, visto che degli altri attaccanti Hernandez è fuori causa per sei mesi, Dybala per ora è un oggetto misterioso e Budan ha giocato solo 25 minuti, non venendo considerato da Gasperini.
La Roma deve fare la partita: non ha alternative, gioca in casa e deve sfruttare il fattore campo. Zeman non si può permettere di perdere altri punti, dunque dovrà attaccare fin dal primo minuto e se necessario provare soluzioni alternative al solito gioco. Il Palermo cercherà di approfittare della difesa altissima dei giallorossi: in avanti ha gli uomini che possono far male con le ripartenze (su tutti Miccoli, ma anche Ilicic) e Gasperini sa che vincere all’Olimpico non è impossibile, soprattutto adesso. Ci auguriamo comunque, come capita solitamente quando gioca la Roma, che la partita sia vivace e combattuta. Vedremo presto come andrà a finire: Roma-Palermo sta per cominciare…
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