“Sono stato a un passo dalla Roma in estate ma poi non si è fatto più niente. Io sono rimasto in silenzio, altri hanno voluto dire le cose a modo loro“. Ieri Vincenzo Montella, tecnico della Fiorentina, ha parlato in questo modo della vicenda di calciomercato di quest’estate tra lui e la Roma. Dopo averla guidata da febbraio a maggio 2011, Vincenzo Montella sembrava pronto a tornare sulla panchina della Roma. La bella stagione di Catania aveva praticamente convinto tutti sul suo ritorno nella Capitale, ma qualcosa è andato storto e l’Aereoplanino si è ritrovato a Firenze, sulla panchina della Fiorentina, con l’ex dirigente giallorosso Pradé come direttore generale. Ieri a Italia 2, durante il programma Undici, ha parlato di questa storia. Visti i risultati ottenuti finora alla Fiorentina, ci si chiede se Montella non fosse più adatto di Zeman ad allenare la Roma quest’anno, anche se col senno di poi è sempre facile fare discorsi del genere. Massimo Caputi, noto giornalista e conduttore Rai (e non solo), intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net, ha dichiarato: “Montella era la prima scelta della Roma, poi per motivi economici e tecnici non si è trovato l’accordo. Tecnicamente non condivideva la linea guida della società, per quel che riguardava alcune cessioni e alcuni acquisti. Dopo la società ha pensato a Zeman“. Caputi è convinto che l’allenatore boemo non sia stata la prima scelta della Roma. I giallorossi attualmente sono a quota 17 punti, quattro in meno della Fiorentina di Montella. I paragoni tra i due tecnici si sprecano, Caputi è convinto: “Forse con Montella sarebbe stato meglio, ma il tecnico campano ha trovato comunque una piazza che gli permette di crescere e di fare bene, con meno pressioni. Zeman? Sicuramente è un tecnico che per il proprio modo di giocare può essere amato oppure criticato, senza vie di mezzo. Di certo è una persona coerente“. A Roma si parla molto della panchina di Destro, del ruolo di De Rossi e delle esclusioni di Pjanic. Caputi non critica l’atteggiamento del tecnico bensì quello dell’ambiente: “Gli anni scorsi si criticava la società perché in panchina c’era Okaka, quest’anno invece in panchina ci sono giocatori del calibro di Destro e Pjanic e si critica lo stesso perché non giocano. Diciamo che bisognerebbe mettersi d’accordo prima di sparare giudizi frettolosi“.
La Roma ora è attesa dalla difficile partita nel derby romano contro la Lazio. Un match davvero particolare e soprattutto difficile perché i giallorossi non vogliono perdere, ma la Lazio arriva da una sconfitta molto pesante e spera in una vittoria per dare una sterzata alla classifica, oltrechè al morale.
(Claudio Ruggieri)