Il ‘guerriero’ Nicolas Burdisso è già in clima derby. A due giorni dall’attesissima sfida stracittadina Lazio-Roma, il difensore della Roma, ospite ai microfoni di ‘Sky Sport 24′, ha detto la sua a 360 gradi sui temi più caldi di un avvenimento sportivo che nella Capitale è sentito più di ogni altro. Una vittoria ti proietta nella storia, una sconfitta esattamente il contrario, senza contare tutto il rosario di sfottò, provocazioni, a volte bonarie, a volte meno, che fanno da cornice a questa sfida. “Com’è il derby qui? Diverso da tutti gli altri, qui dal primo giorno ti parlano del derby”, ha spiegato Burdisso, che parla con cognizione di causa visto che ha giocato derby importanti sia in Argentina sia a Milano con la maglia dell’Inter, e ha paragonato la conquista dei tre punti in questa partita alla conquista dello scudetto. In molti, su entrambi gli schieramenti, saranno alla loro prima volta. Come sarà il derby per gli esordienti? Secondo l’argentino, anche loro sentiranno molto l’avvenimento. L’importante, è il suo consiglio, è non metterci troppa foga, troppo cuore, cosa che può diventare alla lunga controproducente. “Può succedere che ti blocchi, è accaduto anche a grandi campioni”. Non succederà, almeno a suo avviso, al collega di reparto, il brasiliano Marquinhos, definito come uno dei futuri centrali più forti al mondo, “soprattutto per la voglia che fa vedere in campo”. Anche l’altro ‘ragazzino’ della difesa, ovvero Romagnoli, ha un grande futuro secondo l’ex interista: “Spero che rimangano tutti e due qui e possano portare la Roma in alto”. Di sicuro sarà un bell’esame per la spesso criticata difesa giallorossa di Zdenek Zeman, che naturalmente dovrà prestare grande attenzione, tra le fila avversarie, al bomber tedesco Miroslav Klose, un nome che evoca bruttissimi ricordi nel roccioso Nicolas: “Ci fece gol al Mondiale (in Germania-Argentina, ndr) nel 2006 e nel 2010”, sfide che sorrisero in entrambi i casi alla Nazionale europea. A suo dire, parliamo di un giocatore che dentro l’area di rigore è uno dei più forti del campionato italiano, alla pari di Diego Milito, giocatore che Burdisso ovviamente conosce molto bene. “Dobbiamo marcare bene Klose, ma dobbiamo pensare anche agli altri”, è la sottolineatura di Burdisso, che per il derby, naturalmente, punta tantissimo su due simboli della romanità giallorossa come Francesco Totti e Daniele De Rossi.
Il primo è tuttora il trascinatore della squadra, a suon di gol, assist e giocate di classe. Se la sta passando meno bene il secondo, messo in discussione da Zdenek Zeman (e dalla società, che virtualmente lo ha messo sul mercato) e per questo al centro di mille voci e mille indiscrezioni. Il popolo tifoso, però, si è schierato con Daniele, e anche Burdisso fa lo stesso: “Averlo in campo per noi è qualcosa in più, sappiamo cosa ci può dare e come ci può trascinare”. Insomma, il derby è una partita a sè. A maggior ragione per gladiatori come Burdisso e De Rossi. L’argentino ha già dimostrato di essere pronto a viverlo nel migliore dei modi.