Posticipo serale della diciottesima giornata della Serie A Tim 2012/2013: la partita tra Roma e Milan, che si è giocata alla Olimpico di Roma, si è conclusa con il risultato di 4 a 2 a favore dei padroni di casa. La Roma è andata a segno con Burdisso, Osvaldo e Lamela nel primo tempo; ancora Lamela ha segnato il quarto gol nella ripresa. Poi il Milan nel finale ha accorciato le distanze prima con Pazzini su rigore e poi con Bojan.
partita molto intensa, molto divertente e con molti gol; le squadre sono state poco attente in difesa da entrambe le parti, hanno lasciato campo ad azioni offensive e questo ha reso il match abbastanza spettacolare, anche se è stato a senso unico a favore dei giallorossi; infatti il Milan ha accorciato le distanze solo nel finale, dopo che era stato espulso Marquinho per i padroni di casa. In questo senso il premio va agli attacchi, ma in fase difensiva ci sarebbe molto da rivedere.
fino alla mezz’ora della ripresa, una partita perfetta, con pochissime sbavature dietro e una grandissima concretezza in attacco, segno di grande squadra. Poi nel finale di secondo tempo, dopo l’espulsione di Marquinho e a causa della reazione di orgoglio dei rossoneri, la squadra di Zeman ha sofferto parecchio e ha subito due gol nel giro di pochi minuti a causa di cali di tensione pericolosi e di mancanza di concentrazione. Su questo aspetto la squadra giallorossa deve ancora migliorare.
la prestazione più brutta, nell’ultimo mese, da parte del Milan; gli uomini di Allegri hanno ballato tantissimo in difesa, come non mai, non hanno mai impostato il gioco, sbagliando con errori banali passaggi facili facili e sono entrati in partita solo nella mezz’ora finale quando il risultato era stato già compromesso. Hanno avuto una buona reazione di orgoglio, ma più che una punta, servirebbe qualche puntello in difesa, per migliorare un reparto abbastanza avaro di buoni giocatori.
giusto nelle decisioni del rigore e dell’espulsione di Marquinhos e anche nella distribuzione dei cartellini gialli.
Goicoechea, 7: compie tre, quattro miracoli degni di nota; su El Shaarawy, fondamentale la sua uscita nel primo tempo, su Boateng di testa e su un diagonale di Bojan. Poi commette fallo da rigore e subisce due gol, ma questo non intacca la sua prestazione.
Piris, 6: a parte il finale, per il resto gioca con attenzione e fiducia, senza eccellere; ma in ogni caso la sufficienza è più che meritata.
Burdisso, 7: oltre al gol, in difesa è un leone, si mangia Boateng, che raramente lo mette in difficoltà. Ottima prestazione.
Marquinhos, 5,5: mette in difficoltà la sua squadra facendosi espellere; fino a quel momento era stata una prestazione perfetta; però commette un errore ingenuo che permette di dar slancio all’orgoglio del Milan.
Balzaretti, 7: spinge come un dannato sulla destra, si intende con Totti e pennella l’assist per il quarto gol di Lamela.
Pjanic, 7: metronomo del centrocampo, non perde una palla, serve l’assist per il gol di Burdisso e anche in fase di pressione recupera molti palloni, che permettono alla squadra di Zeman di ripartire con pericolosità ed efficacia.
De Rossi, 7: un muro a centrocampo, impossibile da scavalcare e da saltare, serve anche un assist e in una occasione rischia di trovare il gol.
Bradley, 6,5: contribuisce con tanta corsa, pressing e intensità; non ha piedi troppo buoni, ma fa cose semplici e con umiltà si mette a recuperare palloni per chi i piedi ce li ha migliori di lui.
Lamela, 8: due occasioni, due gol; oggi non è funambolo come in altre occasioni, ma sta imparando a diventare determinante; ha infatti già segnato 10 gol. Poi si dedica anche alla fase difensiva con tanta corsa e tanta aggressività. (Florenzi, dal 68′ del s.t., 6,5: tanta corsa per aiutare la squadra nel momento di maggior pressione del Milan).
Osvaldo, 7: segna un bel gol, ne rischia un altro, pressa alto e fa salire la squadra; fondamentale per la Roma, si capisce perchè Destro faccia fatica a giocare in questa squadra.
(Destro, dal 69′ del s.t., 6: mette corsa al servizio della squadra, più per difendere che per attaccare).
Totti, 7,5: tocca una quantità innumerevole di palloni, non ne sbaglia uno, serve un assist e da avvio a diverse azioni pericolose; è in formissima e si dedica anche alla fase difensiva con attenzione e aggressività; non dimostra gli anni che ha.
(Romagnoli, dall’81’ del s.t., senza voto).
All. Zeman, 7: sembra aver trovato la quadratura del cerchio; con quel tridente fa paura a tutti, a centrocampo ha molte alternative, l’unica cosa da migliorare è la concentrazione a risultato acquisito.
Amelia, 5,5: sui gol non commette errori gravi, ma diciamo che non fa nulla per evitarli; esce poco e dato che tre dei quattro gol subiti sono di testa si fa sentire.
De Sciglio, 4,5: errori su errori per il giovane terzino, che lancia tantissimo senza idee, sbaglia in difesa, si perde più volte Totti e Balzaretti. Una serataccia.
Mexes, 5: dovrebbe essere il pilastro difensivo, ma assomiglia ad un gattino spaventato sia su Osvaldo che Lamela. Manca di concentrazione ed è troppo insicuro.
Yepes, 4,5: sbaglia anche lui tantissimo soprattutto in marcatura. Tre dei quattro gol vengono su colpi di testa dove lui si perde l’uomo sempre. Confuso.
Constant, 4,5: sbaglia sul terzo gol di Lamela con un passaggio sciagurato, non spinge mai con convinzione e non becca mai la palla. Non è proprio serata.
Montolivo, 5: dovrebbe essere il goniometro del Milan, ma non tocca mai il pallone e quando lo tocca sbaglia i lanci. Per la confusione che ha avuto il Milan è evidente la sua mancanza nella partita.
Ambrosini, 5: prova a lottare, ma è una tigre in gabbia che non riesce a mordere; in impostazione non gli si può chiedere molto, ma oggi anche come schermo della difesa non è che combini gran che.
(Muntari, dal 77′ del s.t., senza voto).
Nocerino, 4,5: non si vede come tutto il centrocampo del Milan; prova qualche inserimento, ma non trova mai la posizione e la palla; sostituito.
(Pazzini, dal 56′ del s.t., 6,5: guadagna e trasforma il calcio di rigore; poi da un suo colpo di testa respinto dal portiere nasce il secondo gol del Milan).
Robinho, 5,5: davanti ci prova, ma non è perfetto; fa alcune buone giocate, rischia di trovare il gol su un tiro dalla distanza, ma ci prova da solo, visto che i compagni non gli danno una mano.
(Bojan, dal 70′ del s.t., 6,5: entra e trova un gol, che è inutile per le speranze del Milan; Allegri dovrebbe farlo giocare con maggior continuità).
Boateng, 5: nessun acuto in questa prestazione; ci prova solo nel finale con un colpo di testa respinto; ma entra tardi in partita come tutta la sua squadra.
El Shaarawy, 6: non gioca bene, ma è sempre il più pericoloso, è l’unico che crea un’occasione nel primo tempo, anche se poi se la mangia. Nella ripresa, ci prova, in alcuni momenti gioca e si fa vedere in altri no. In ogni caso non è prezioso come al solito.
All. Allegri, 5: sostanzialmente una serataccia per la sua squadra; ma il problema è l’approccio al match, in cui non è stato bravo a preparare la squadra. Per il resto i cambi sono giusti, ma la formazione iniziale era la stessa che nelle ultime quattro partite aveva vinto, quindi in questo senso nulla da dire.
(Matteo Lambicchi)
Roma-Milan 4-2
(primo tempo 3-0)
MARCATORI Burdisso (R) al 12’, Osvaldo (R) al 23’, Lamela (R) al 30’ p.t. Lamela (R) al 16’, Pazzini (M) su rigore al 42’, Bojan (M) al 43’ s.t.
ROMA (4-3-3) Goicoechea; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Bradley; Lamela (dal 23’ s.t. Florenzi), Osvaldo (dal 23’ s.t. Destro), Totti (dal 35’ s.t. Romagnoli). (Lobont, Stekelenburg, Dodò, Tachtsidis, Perrotta, Lopez). All. Zeman
MILAN (4-3-3) Amelia; De Sciglio, Mexes, Yepes, Constant; Montolivo, Ambrosini (dal 31’ s.t. Muntari, 8 Nocerino (dall’11’ s.t. Pazzini); Robinho (dal 25’ s.t. Bojan), Boateng, El Shaarawy. (Abbiati, Gabriel, Abate, Antonini, Bonera, Zapata, Emanuelson, Flamini, Niang). All. Allegri
ARBITRO Rocchi di Firenze
NOTE espulso Marquinhos (R) al 32’ s.t. per gioco scorretto. Ammoniti Burdisso (R), Goicoechea (R), Ambrosini (M) e Mexes (M) per gioco scorretto.