La Roma pensa in grande, in campo ma anche e soprattutto fuori. La proprietà americana ha ufficializzato l’intenzione di costruire un nuovo stadio, interamente della Roma, per il 2016. Il progetto entusiasma i giocatori e la piazza che hanno da poco ritrovato un presidente entusiasta nella figura di James Pallotta. Anche sul campo la squadra è in netta risalita, con sei vittorie nelle ultime sette giornate di campionato e la qualificazione ai quarti si Coppa Italia. Ora incombe il mercato di gennaio, ma sono in molti a pensare che la Roma non abbia bisogno di aggiustamenti. In ogni caso, i dirigenti, con Sabatini e Baldini in testa, sono sempre a caccia di talenti e profili giusti per la squadra di Zeman, che a ben vedere può essere migliorata in difesa, dove Piris e Balzaretti non hanno alternative di ruolo. Si parla di alcuni giocatori brasiliani che potrebbero sbarcare a Roma nel prossimo futuro, sull’onda di una tradizione rinsaldatasi positivamente in estate con gli acquisti di Castan, Dodò e Marquinhos. Per parlarne ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Eugenio Ascari, agente FIFA esperto di calcio sudamericano. Ecco le sue impressioni:



Tre indizi: Stekelenburg cedibile, il legame Sabatini-Sudamerica e l’asse consolidata col Corinthians. Prova: il portiere Cassio Ramos sarà il prossimo? Non credo che Cassio abbia il passaporto comunitario, quindi non penso che la Roma possa tesserarlo nell’immediato. In ogni caso, oltre ad avere già tre portieri in organico, la Roma potrebbe richiamare Curci, che è in prestito al Bologna. Non credo che la squadra abbia interesse a fare collezione di portieri.



A livello tecnico l’eventuale acquisto di Cassio potrebbe insidiare la maglia di titolare, che Zeman ha affidato a Goicoechea? Cassio è un ottimo portiere. Ha fatto un ottimo campionato quest’anno dopo aver già “tastato” i tornei europei: ha giocato in Olanda nel PSV e nello Sparta Rotterdam (dal 2007 al 2011, ndr), con esiti non troppo incoraggianti a dire il vero. Quest’anno però ha fatto benissimo, vincendo Copa Libertadores e Mondiale per Club col Corinthians. Ma credo che ci siano due problemi.

Quali? Lo status di extracomunitario di Cassio e il fatto che la Roma ha comunque in organico tra portieri, perchè anche senza contare Stekelenburg c’è Curci che potrebbe rientrare da Bologna.



Un ruolo più scoperto è quello di terzino destro. In questo senso si è parlato recentemente di Bruno Peres del Santos, il cui contratto scade nel 2013. Può essere un acquisto per l’immediato futuro? Bisogna verificare l’esatta scadenza del suo contratto. In Brasile non equivalgono a quelle europee, i giocatori non sono tutti in scadenza al 30 giugno. Lì se un calciatore sottoscrive un contratto a dicembre, quando inizia il campionato, per la durata di una stagione sportiva, l’accordo scade un anno dopo. Per questo non so se la Roma abbia già bloccato Bruno Peres: potrebbe essere un’operazione da rimandare.

Bruno Peres ha i requisiti per adattarsi a questa Roma? Sì, sicuramente si tratta di un ottimo elemento, questo è fuor di dubbio, ma non so se la Roma la abbia già prenotato. L’altro problema anche per lui è legato al passaporto: questo rappresenta una penalizzazione non indifferente, per tanti giocatori brasiliani e sudamericani in genere. 

Un altro giocatore accostato di recente alla Roma è l”altro” Osvaldo, Lourenço Filho del Santos. In questo caso abbiamo due indizi: il legame tra il suo procuratore, Gilmar Veloz, e Franco Baldini, e la probabile cessione di Nico Lopez, che può liberare un posto da extracomunitario. Osvaldo può arrivare a gennaio? Sicuramente Osvaldo è un ottimo giocatore, nel pieno della sua maturità. Ha 25 anni, l’età giusta per sbarcare e potersi confermare anche in Europa, questo senza discussione. C’è però un dubbio che riguarda Nico Lopez.

Quale? 

 

Sempre che venga trasferito, Nico Lopez sembra più in procinto di andare in prestito in Italia, si è parlato di Catania e Siena. In questo caso non libererebbe la casella di extracomunitario. Perché ciò avvenga il trasferimento dovrebbe verificarsi con una federazione straniera. In generale mi sembra che i problemi di carattere logistico e burocratico siano numerosi per la Roma, perché si possa concretizzare e breve l’acquisto di uno straniero. In ogni l’acquisto di Osvaldo potrebbe creare una sorta di problema.

Ovvero? Andrebbe ad intaccare le gerarchie dell’attacco della Roma, che oggi tra Osvaldo, Lamela e Totti sono più consolidate. Tanto è vero che hanno relegato in panchina Destro e quasi costretto sul mercato Marquinho. In un contesto del genere non so quanto la Roma possa essere interessata a comprare un altro attaccante di grosso valore, come Osvaldo del San Paolo.

 

(Carlo Necchi)