Tutto ok, si giocherà regolarmente alle 20.45. Queta la decisione del GOS (Gruppo operativo di sicurezza), che ha effettuato un ultimo sopralluogo allo stadio Franchi, con esito positivo. Nessun problema, quindi, per il corretto svolgimento del match Siena-Roma, in programma stasera: il terreno di gioco è in perfette condizioni ed è garantita l’agibilità delle tribune. Le temperature saranno vicine alle zero, ma ciò non è bastato per accontentare le società – Roma in testa – che erano favorevoli ad uno spostamento dell’incontro in orario pomeridiano. I maligni penseranno che ancora una volta ha vinto il dio denaro. “Le tv danno tanti soldi”, ha sottolineato – ai microfoni di GazzettaGiallorossa.it – uno che la sa lunga, Bruno Conti, che attualmente riveste il ruolo di responsabile del settore giovanile giallorosso. Anche Luis Enrique, molto probabilmente, avrebbe preferito giocare di pomeriggio, ma tant’è. Quello che gli preme in particolare, in questo momento, è trovare quella continuità di rendimento che finora la squadra ha avuto solamente a cavallo tra dicembre e gennaio. Per il resto, gli alti e bassi si sono succeduti senza soluzione di continuità. Nell’ottovolante che è stato fin qui la stagione della Lupa, si è passati dalla batosta di Cagliari per 4-2 alla goleada (4-0) rifilata alla tremebonda Inter. Qual è la vera Roma? Difficile dirlo. All’Olimpico uno dei grandi protagonisti fu Fabio Borini. Non sarebbe male se pure Erik Lamela ritrovasse la via del gol, imboccata solamente nel match d’esordio in campionato (e, due volte, in Coppa Italia con la Fiorentina). Il talento argentino, da qualche partita, non sembra più brillante come ad inizio stagione. Luis Enrique, però, non ci sta e, alla vigilia della partita, è salito in cattedra per difenderlo. spiegando che le oscillazioni di rendimento sono normali per qualsiasi calciatore. “Non è giusto dire dopo una partita che Lamela è un dio e adesso dipingerlo come il diavolo”. Concludendo poi il suo ragionamento con una spiegazione quasi paradossale, visto il momento di forma dei due giocatori in questione: “Lamela mi piace più di Borini in questo momento. Fabio deve ancora lavorare tanto”. Forse è una fine strategia psicologica, e magari, come spesso capita, ha ragione il santone asturiano, forgiatosi alla scuola del Barcellona, mica pizza e fichi.



Stasera, però, il ‘Coco‘ dovrà fornire risposte importanti per dare ragione al mister. Altrimenti quella difesa d’ufficio sembrerà particolarmente stonata. Specialmente visto il Borini ‘superstar’ degli ultimi tempi.

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