A Roma (sponda giallorossa, naturalmente) è scoppiata la Borini-mania. Il giovane attaccante ha ormai conquistato Luis Enrique e la piazza: alzi la mano chi l’avrebbe pronosticato ad inizio stagione. Sfrontatezza, capacità di sacrificio, senso del gol le doti più evidenti di un giocatore consacratosi tra le rivelazioni del campionato. Le sue perle? La doppietta all’Inter, di sicuro, e il gran diagonale con cui ieri ha trafitto il ‘suo’ Parma, società che detiene ancora la metà del suo cartellino. Dipendesse da Fabio, però, non ci sarebbero dubbi: la Roma gli è entrata nel cuore (venendone perfettamente ricambiato), dunque dovranno esserci solo il giallo ed il rosso nel suo futuro. A ribadirlo è stato il suo procuratore Marco De Marchi, intervenuto oggi ai microfoni di Radio Manà Manà Sport: “Il futuro di Borini? Se fosse per lui, sarebbe già un giocatore giallorosso al 100%”. Fabio, ammette, ha conquistato i tifosi della Roma con la sua umiltà e la sua capacità di farsi trovare sempre pronto sotto porta. Contro i ducali è arrivato il suo sesto gol in campionato, non male per uno che non ha giocato tutte le partite, anche per via di un infortunio piuttosto lungo da smaltire. Dietro l’exploit del giovane bomber dell’Under 21, secondo De Marchi, ci sono tanto impegno e tanto lavoro quotidiano. Tutte cose che hanno convinto Luis Enrique, tecnico notoriamente molto esigente, a puntare con convinzione su di lui. Tra l’altro, le prodezze di Borini sono arrivate proprio nel momento giusto della stagione, visti il calo di forma di Lamela, la lunga indisponibilità di Osvaldo – ritornato da poco a disposizione – e l’involuzione di Bojan. Ad osservare da lontano i progressi del buon Fabio, ci sarà di sicuro un certo Carlo Ancelotti, che lo lanciò al Chelsea. “Per lui – ha detto De Marchi – Ancelotti è stato un secondo padre. Non smetterà mai di ringraziarlo”. Presto Borini potrebbe ringraziare anche un altro tecnico, ovvero Cesare Prandelli. Sembra molto probabile, infatti, che il ct della Nazionale possa convocarlo in vista dell’amichevole con gli Stati Uniti, in programma a Genova il 29 febbraio. Sia per l’ottimo momento di forma vissuto dal Nostro e sia per le tante indisponibilità nel reparto avanzato (Giuseppe Rossi, Cassano, Di Natale, Gilardino).



Sembrano certi della chiamata in quattro: Pazzini, Matri, Balotelli e Giovinco. Il quinto potrebbe essere proprio Borini: uno che a Roma hanno imparato presto ad amare.

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