CALCIOMERCATO – Corsi e ricorsi in casa Roma. Come da copione, con la nuova disastrosa sconfitta giallorossa, quella di domenica sera contro la Juventus (squadra che l’ha letteralmente annichilita) tornano i molti dubbi sul futuro dei capitolini ed in particolare su uno degli artefici del suo progetto, l’allenatore Luis Enrique. Se è vero che al termine di ogni vittoria l’asturiano viene quasi osannato, è vero anche che le sconfitte iniziano ora ad essere troppe, e soprattutto eccessive. I tifosi sono in ebollizione e non digeriscono più questa continua altalena da agosto ad oggi, ora che i giochi si fanno duri e l’obiettivo Champions League poteva essere conquistato visto lo stop delle rivali dirette. Una sessantina di supporters nella notte ha manifestato contro i giallorossi all’aeroporto di Fiumicino, aspettando lo sbarco dall’aereo della squadra, e gridando qualsiasi cosa nei confronti di Luis Enrique e del suo staff. La frase più gettonata è stata “Tornatene in Spagna”, parole che si sono ripetute anche sul web e via radio. Ed in effetti sono momenti difficili e di seria riflessione per l’ex allenatore del Barcellona B, incapace di trovare il bandolo della matassa e molto dubbioso sul da farsi, quasi paralizzato. Le tredici sconfitte stagionali (su 33 gare disputate) sono quasi imbarazzanti e solo due volte i giallorossi hanno fatto peggio, nel lontanissimo 1963-64 nonchè nella sciagurata stagione 2004-2005 in cui si è sfiorata la retrocessione. La dirigenza comunque è intenzionata a ribadire la propria fiducia a Luis Enrique anche se a fine stagione si faranno i conti. Dovrà essere lo stesso asturiano a decidere il da farsi, e in caso di volontà di continuare la propria esperienza attuale dovrà prepararsi ad un clima rovente al primo passo falso. Nel frattempo si inizia timidamente a pensare ad un possibile allenatore del futuro. Ieri Carlo Ancelloti è uscito allo scoperto non chiudendo le porte ad un ritorno nella capitale. «Nel calcio non si sa mai», ha esclamato l’ex tecnico rossonero attualmente al Paris Saint Germain, così come si fanno i nomi di Marcelo Bielsa e di Cesare Prandelli, tra l’altro seguiti anche dall’Inter. Siamo però solamente a livello di ipotesi, di idee, nulla di più. Ci sarà poi da riuscire a gestire il clima nello spogliatoio non più sereno (forse non lo è mai stato) come ad inizio stagione. Osvaldo si era lamentato davanti a tutti di essere accusato di aver poco carattere.
Altri mugugni ci sono stati fra i “vecchi” e i giovani e la situazione rischia di sfuggire di mano a tutti…