CALCIOMERCATO – Una nuova sconfitta in casa Roma, la quattordicesima in stagione, la seconda consecutiva dopo il disastro dello Juventus Stadium e questa volta ancora più bruciante. La capitolazione è infatti arrivata all’Olimpico, fra le mura domestiche, contro un avversario sicuramente alla portata come la Fiorentina e di fronte ad un pubblico già in aperta contestazione. Per l’ennesima volta affiorano tutti i dubbi circa il progetto, interessante e affascinante, quanto difficoltoso e complicato, iniziato la scorsa estate. E uno dei suoi artefici, Luis Enrique, sembra aver quasi abbandonato la nave. «E’ solo colpa mia», ha detto ieri al termine della gara con la Viola, e secondo molti l’x Barcellona B avrebbe già deciso cosa fare a breve: mollare tutto e tornarsene in Spagna. Luis Enrique non riesce a gestire la situazione, forse pensava fosse più semplice, ma la piazza romana è una delle più calde e difficili d’Italia e una sconfitta pesa quanto tre vittorie in serie. In contemporanea la dirigenza ha confermato per l’ennesima volta in stagione la propria fiducia all’allenatore: «Confermiamo assolutamente Luis Enrique – ha spiegato ieri il direttore generale Franco Baldini intervistato dai microfoni di Sky Sport – crediamo nelle qualità sue e della squadra, espresse oggi soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo individuato delle problematiche, ma il progetto non è fallito: ribadisco che è pluriennale». Baldini ha parlato anche della contestazione dei tifosi, considerata legittima vista la pazienza avuta; infine ha ammesso l’esistenza di un piccolo fallimento anche se l’unico responsabile, secondo lo stesso direttore generale, è la dirigenza. Della situazione caotica che si sta vivendo in questi giorni nella capitale ne ha parlato anche uno dei simboli dei giallorossi, Capitan Futuro Daniele De Rossi: «Se arrivasse qualcuno che ci fa vincere lo scudetto io manderei via Luis Enrique ma non sarà così». E’ schietto quindi il mediano della Roma che non dimentica di ricordare come il suo attuale allenatore sia uno dei più bravi che lo hanno gestito insieme a Fabio Capello e a Luciano Spalletti. Spiegata quindi la situazione romana, a rischio esplosione. La palla è nelle mani di Luis Enrique, padrone del proprio destino.
Secondo molti l’asturiano ha già deciso, a giugno sarà addio, per altri, aspetterà solamente la fine della stagione e l’obiettivo raggiunto dalla squadra, ma se dovessimo scommettere punteremmo sul primo risultato…