Come spesso accade, l’unico risultato che non andava bene a nessuna delle due squadra si è invece verificato: Roma–Napoli termina 2-2 grazie alle reti di Marquinho, Zuniga, Cavani e Simplicio. La partita è giocata sopratutto dalla squadra di casa, come spesso ci ha abituato in questo travagliato campionato, i numeri della gara sono quasi tutti dalla parte di Luis Enrique che riesce ad ottenere più supremazia territoriale, più attacco alla porta e più pericolosità. Detto questo sembra improbabile allora che il Napoli sia riuscito, nella sola ripresa, a ribaltare completamente il risultato. In realtà le reti dei partenopei arrivano per via di disattenzioni difensive degli avversari ma sopratutto a giocate individuali degli uomini di Mazzarri. Gli azzurri sono però più aggressivi, specialmente nel secondo tempo quando sfruttano il calo della Roma pugnalandola sui fianchi con intensità.
La partita è davvero bellissima e le azioni da gol si sprecano da entrambe le parti. Subito occasionissima per Zuniga in contropiede: il giocatore colombiano del Napoli entra in area e punta Lobont: quando scocca il tiro solo un recupero prodigioso di Heinze riesce a d arginare in angolo la sua conclusione. Dopo poco è Fernandez a tentare la girata, sulla linea si oppone Gago. Il buon avvio del Napoli è però controbilanciato e poi annullato dalla Roma che ha nel primo tempo le azioni più clamorose. Parte Taddei, oggi in versione “vecchio leone” che scalda i guantoni a De Sanctis con una botta da fuori. Poi l’occasione più clamorosa dell’intera partita (gol a parte). E’ quella che libera Gago solo davanti a De Sanctis per il più facile dei tap-in su una conclusione violentissima di Totti: lo spagnolo incredibilemnte spedisce a lato. Impossibile davvero sbagliare un gol così. Eppure Gago riesce nell’impresa. La Roma si esalta ed è un assedio alla porta di De Sanctis: il Napoli è alle corde. La Roma si porta in vantaggio grazie al preciso inserimento di Marquinho, uno dei più positivi della propria squadra, che sfrutta al meglio il cross basso di Rosi azionato sulla corsia dal solito Totti. Il suo è uno dei suoi soliti inserimenti prorompenti: questo è da scuola calcio. Nel secondo tempo però è quasi esclusivamente la squadra del Vesuvio a creare occasioni, quantomeno in avvio, e le reti arrivano prima grazie ad una staffilata di Zuniga che dagli sviluppi di un calcio d’angolo ha il tempo di mirare e indirizzare a rete un gran gol da fuori area; poi ci pensa il Matador ad agguantare la rete del vantaggio napoletano grazie alla ripartenza di Pandev ma sopratutto al suo piede caldo e preciso come pochi altri. Un gol pazzesco che si infila a fil di palo dopo un movimento che elude la stretta marcatura di Kjaer: un gol alla Del Piero che sembra davvero mandare il Napoli in paradiso. Ma proprio quando pare tutto fatto per Mazzarri il calcio, si sa, riserva sempre qualche sorpresa ed è così che a tre minuti dal 90′ Simplicio copia ed incolla l’azione di Marquinho beffando un’altra volta De Sanctis. Pareggio meritatissimo della Roma, e che tutto sommato sta stretto a entrambe le squadre.
I commenti post gara confermano la delusione del Napoli mentre in casa giallorosso si parla più delle polemiche tra curva e società piuttosto che del match. “Sembrava che questa gara non dovesse più impensierirci, invece è bastato un episodio – ha detto il tecnico partenopeo -. Dispiace aver lasciato per strada tanti punti, ma ciò dimostra che non siamo ancora maturi a certi livelli. Il risultato comunque non è giusto: anche nel primo tempo abbiamo avuto le nostre occasioni”. “In trasferta, all’Olimpico, avere 2-3 occasioni chiare anche nel primo tempo, vuol dire giocare bene. Nel secondo tempo siamo usciti, ma poi siamo stati ingenui con quel gol preso nel finale. Nel primo tempo abbiamo sofferto ma occasioni da gol ne abbiamo avute. Dobbiamo crescere – spiega ancora Mazzarri -, perché abbiamo avuto più volte la palla del 3-1 e l’abbiamo sempre sprecata. E’ una gara che andava chiusa, sul 2-1 dovevamo farlo e lo avremmo meritato, ma non si possono sprecare tutte quelle occaaioni contro una squadra come la Roma nel proprio campo”. Poi un mea culpa sulla sostituzione di Cavani: “L’ho tolto perché era stanco – risponde -, e poi mi sembrava che fosse il momento giusto per Lavezzi, per andare in velocità in spazi così ampi. Lavezzi era appena tornato ed era più fresco. Pensavo potesse stare meglio, ma sul 2-1 ha avuto la palla per andare in porta, è stato fermato e invece mi pareva un’azione regolare: poteva chiudere la partita. Lui, con la sua velocità, poteva cambiare la gara. Pensavo che stesse meglio, invece in quei 15′ ho visto che non è ancora in condizione”. Luis Enrique a Sport Madiaset dichiara: “Il futuro della Roma è la prossima partita a Verona con il Chievo e sarò di sicuro io in panchina e fino alla fine del campionato”, ha detto l’allenatore. Aggiungendo: “Poi parlerò con la società e vedremo quali sono i problemi e le soluzioni. Adesso mi interessa essere a disposizione della squadra e fare più punti possibili”.”Col Napoli si sono messi tutti a disposizione dall’inizio e hanno fatto un gran bel primo tempo, nel secondo c’è stato un po’ di blocco anche per la situazione in cui ci troviamo. Ma si è vista la mentalità di una squadra vera che vuole fare tutto, mi dispiace non aver vinto, soprattutto per loro”, il commento di Luis Enrique sulla partita col Napoli. Ai microfoni si concede anche Baldini: “E’ il nostro allenatore – ha aggiunto Baldini – La squadra ha fatto forse il più bel primo tempo della stagione, le occasioni ci sono state e sono state mancate, l’ambiente poi ti mette pressione e la squadra ha avuto paura di vincere e si è tirata indietro, dando modo al Napoli di venire fuori. Ma il modo in cui ha reagito, cercando il pareggio e ottenendolo, teniamolo in conto”. Luis Enrique “ha un’idea di gioco, merita di avere questa squadra e un’altra stagione per poter dimostrare il suo valore di uomo e di allenatore, crediamo fortemente in lui”, ha spiegato Baldini, sicuro della disponibilità del tecnico spagnolo. “Sapeva di dover passare situazioni difficili, è molto provato, è alla prima esperienza in una squadra così importante, ma abbiamo rimandato a fine campionato analisi e soluzioni di tutti i problemi”, ha detto ancora il dg giallorosso, che ha applaudito anche i giocatori che a fine gara sono andati sotto la curva: “Ci hanno voluto mettere la faccia, sono andati a prendersi quello che capitava, fischi e applausi, e credo abbiano fatto molto bene”. Poi un elogio a Totti: “E’ sempre disponibile, sempre d’aiuto ai compagni. E’ troppo importante per noi”.