Brasile, terra di talenti, di futebol bailado. E’ così da sempre, e anche adesso – sull’onda dei vari Neymar e compagnia – non si scherza. lo sanno bene anche la Roma e l’Inter che proprio dal Brasile vogliono dare inizio al loro calciomercato. Magari, se si può fare un appunto alla moderna scuola brasiliana è che tra i giocatori più esperti e l’ultima nidiata di giovanissimi talenti manca una generazione di mezzo che sappia trascinare il movimento. Il calciatore brasiliano, comunque, piace sempre, in Italia come altrove. Ad Eugenio Ascari, agente Fifa e profondo conoscitore del calcio verdeoro, abbiamo chiesto un parere sui talenti più in vista e sulla possibilità di vederne qualcuno di essi in Italia. Ecco l’intervista che ci ha concesso, in esclusiva per IlSussidiario.net.



Ascari, partiamo con la Roma, che ultimamente sembra essersi innamorata dei bisillabi Dodò e Dedè…

Per Dodò la trattativa è in fase avanzata. I giallorossi hanno sfruttato la situazione, visto che il ragazzo è in scadenza di contratto, e ritengo che ci siano ottime chances che l’affare vada in porto. Dedè, invece, mi pare più difficile come affare, è un giocatore che piace a tantissime squadre. Fisicamente è molto forte e se la cava bene anche con i piedi, credo sia pronto per esplodere.



In molti lo hanno paragonato a Lucio.

Sì, diciamo che qualcosa c’è, per il fisico, per il modo di uscire dalla propria area palla al piede. Sono giocatori a cui piace spingersi in avanti, anche se questo, talvolta, può essere molto rischioso.

In casa giallorossa sta stupendo tutti Marquinho: un giocatore semi-sconosciuto, che si è subito ambientato bene e per cui si parla già di riconferma. Secondo lei ci sono altri Marquinho in Brasile? Nel senso di elementi poco reclamizzati e poco costosi, in grado di dire la loro anche in Europa…

Sicuramente, ce ne sono tanti. Io consiglio soprattutto due nomi, Bruno Uvini del San Paolo (attualmente in prestito al Tottenham, ndr) e Rafael Toloi del Goias. Di quest’ultimo si era parlato qualche tempo fa in chiave Palermo e poi Lazio, mi sembra che sia un po’ caduto nel dimenticatoio, ma è un difensore validissimo, ancora molto giovane, del ’90.



E di Casemiro, che periodicamente viene accostato alle italiane – Roma e Lazio su tutte – che ci dice?

E’ ancora presto per dire quale sarà il suo futuro. Qualche mese fa sembrava sicuro il suo arrivo in Italia, e invece non se n’è fatto nulla. Oltretutto, siamo in una fase in cui molte panchine di A devono essere ancora assegnate, per cui non possiamo sapere quali saranno le richieste di mercato dei vari allenatori.

Negli ultimi anni il Brasile sta sfornando diversi ottimi difensori. Uno di questi è Douglas del Twente, che piace molto a Lazio e Inter.

E’ indubbiamente un ottimo centrale, su di lui ci sono referenze addirittura entusiastiche. Bisognerà convincere gli olandesi a mollarlo, e non sarà facile, ma di sicuro credo che possa far bene anche da noi.

Il brasiliano preferito dai nerazzurri, però, sembra essere Lucas.

E a ragione, direi. Quando si dice che, dopo Neymar, è il miglior talento del Brasile si dice una cosa giusta. Su di lui ci sono le più grandi squadre d’Europa, dal Barcellona al Real, e ritengo che dopo le Olimpiadi possa esserci la svolta riguardo al suo futuro.

Neymar, invece, lo vedremo mai in Europa?

Su di lui si sono fatte le previsioni più disparate. Il ragazzo sarebbe pronto per un grande campionato anche adesso, ma dipende tutto da lui. Bisogna vedere che valutazioni farà, magari assieme al Santos ed al fondo che detiene una parte del suo cartellino. Si è detto che forse arriverà in Europa dopo i Mondiali del 2014, diciamo che al momento tutto può succedere.

Restando in tema di grandi talenti, secondo lei Leandro Damiao li vale 30 milioni?

E’ sicuramente un attaccante importantissimo, ma una cifra di questo genere la spenderei solamente per una certezza assoluta.

Dunque il ragazzo non lo è ancora, a suo giudizio?

Diciamo che 25-30 milioni li spenderei più volentieri per Lucas…

 

(Alessandro Basile)