Chievo-Roma è uno dei match in programma per la 36esima giornata di Serie A. La Roma insegue ancora qualche timida speranza di terzo posto, anche se con quattro squadre davanti è ormai durissima. Il Chievo invece è salvo già da un pò, ma vorra comunque impreziosire la stagione con un risultato di prestigio davanti al proprio pubblico. In ogni caso, la formazione diretta da Luis Enrique dovrà disputare una partita d’orgoglio, cercando di far dimenticare ai tifosi inferociti le ultime prestazioni negative, in cui non ha brillato. Dal canto suo il Chievo (44 punti), che ha ormai ottenuto la salvezza, potrà giocare in autentico relax, con quella tranquillità ideale per fare un match di buon livello tecnico. Per parlare quindi di Chievo–Roma abbiamo sentito Massimo Marazzina, doppio ex di giornata. Per lui tante stagioni importanti con la formazione veronese (145 presenze, 45 gol nell’arco di 6 campionati), una con quella giallorossa (parentesi tra il Gennaio ed il Giugno 2003). Eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net



Chievo–Roma: che partita si aspetta?

Credo che le due squadre si affronteranno a viso aperto, senza nessun tipo di tatticismo, giocando tutte e due per vincere.

Per i giallorossi è davvero l’ultima spiaggia per la zona Champions?

Se la Roma vuole ancora sperare di qualificarsi per la Champions League, o almeno per l’Europa League, non potrà che vincere. Ma è un discorso generale.



In che senso?

Al di là del traguardo che la Roma si prefigge, o delle difficoltà di questo campionato, la Roma deve  sempre scendere in campo per vincere, perchè ha un prestigio e una piazza da onorare.

Per il Chievo fare risultato può essere il coronamento di un’ottima stagione…

Il Chievo ha vissuto una stagione molto positiva, raggiungendo la salvezza con molte giornate di anticipo. Un’altra di quelle stagioni a cui ci ha abituato questo club, ormai abituato ai palcoscenico della massima serie. Posso aggiungere una nota di merito?

Prego.

Tengo a sottolineare che il Chievo non può più considerarsi una favola, ma una splendida realtà del calcio italiano, la cui organizzazione societaria è veramente ai vertici.



Quali sono i meriti di Campedelli in questo senso?

Il presidente si sa circondare di collaboratori bravi e preparati, che riescono sempre a scegliere i giocatori giusti, a far funzionare nel migliore dei modi questa società. 

E l’anno prossimo potrebbe esserci il derby di Verona…

Penso che l’eventuale promozione del Verona sarebbe un fatto positivo: è una squadra che ha un pubblico fedele, che riempie sempre il Bentegodi. A Verona si tifa di più l’Hellas, mentre il Chievo ha tifosi in ogni parte d’Italia. Un po’ come a Torino tifano Toro e fuori più la Juventus. 

Le due società potrebbero vivere tranquillamente la convivenza?

Sì, Hellas e Chievo possono per così dire convivere, perchè il fenomeno calcio ha un’organizzazione molto positiva a Verona.

Sulla Roma: continuerebbe a puntare su Luis Enrique anche l’anno prossimo?

Non lo so, è una decisione che spetta alla società. Però una cosa posso dirla con certezza.

Quale?

Se questa è stata una stagione di transizione, nella prossima la Roma non avrà scuse: dovrà lottare per traguardi importanti, cercando almeno di essere coinvolta nella sfida Scudetto.

La Roma ha registrato enormi problemi nella fase difensiva; a livello di singoli, chi salva degli acquisti giallorossi?

I problemi difensivi della Roma sono ormai noti. Per quanto riguarda i nuovi, un giocatore che mi ha particolarmente impressionato è sicuramente Marquinho, un elemento su cui bisogna puntare anche la prossima stagione.

Il suo pronostico per Chievo–Roma?

Vedo un pareggio.

 

(Franco Vittadini)