La Roma ha deciso. E’ Rolando il nome più adatto per rafforzare la difesa. Il centrale del Porto è considerato l’elemento ideale per donare solidità e spessore internazionale ad un reparto apparso fin troppo fragile quest’anno. Il direttore sportivo Walter Sabatini, che si è recato in missione in Portogallo la scorsa settimana, ha ricevuto il sì del giocatore, che si sarebbe detto disponibile a tentare l’avventura italiana. L’osso più duro, a questo punto, è rappresentato dal Porto, che chiede per lui non meno di 15 milioni di euro. In alternativa, resistono le candidature di Silvestre (Palermo) e Spolli (Catania), anche se il preferito rimane sempre Rolando. Oggi il suo agente Peppino Tirri è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo per fare il punto sul possibile affare. Questi ha confermato che il club giallorosso è interessato al ragazzo e sta lavorando alacremente alla trattativa. “Dopo tanti anni, Rolando sarebbe interessato a cimentarsi in un ambiente diverso, ma il Porto vuole 15 milioni e non intende abbassare le richieste”. Un bel problema per i capitolini, e i precedenti non sono incoraggianti. Sempre Tirri ha ricordato che già a gennaio l’Anzhi provò a prendere il giocatore offrendo proprio 15 milioni, che nemmeno furono sufficienti, dinanzi ad una richiesta di 18. E’ probabile, comunque, che oggi ne bastino 15 per strappare il sì, ma sotto quella cifra, ha sottolineato l’agente, non si scenderà più. Nemmeno l’ingaggio sarebbe un ostacolo, il nodo rimane la cifra da corrispondere al club lusitano, fresco campione del Portogallo per il secondo anno consecutivo. Nemmeno un eventuale arrivo di Andrè Villas Boas sulla panchina della Roma – peraltro improbabile, con Montella che attende solo di essere annunciato, o quasi – darebbe un’accelerata all’affare: è questo il parere di Tirri, dimostratosi estremamente realista, e forse anche un po’ pessimista. Al di là di certe considerazioni, le vie del calciomercato, talvolta, sono infinite, senza dimenticare la bravura di un dirigente come Sabatini. Che, naturalmente, si sta guardando intorno alla ricerca di soluzioni alternative: Silvestre e Spolli sono in prima fila, ma non sono gli unici difensori monitorati dalla Roma, che segue anche Astori e, per la corsia destra, l’olandese Gregory Van der Wiel, che però ha già rifiutato una prima offerta della Roma volendo giocare in Europa il prossimo anno.
In ogni caso, si partirà dal reparto arretrato per costruire la nuova Roma, che dovrà essere ben diversa da quella timida e spaurita vista spesso con Luis Enrique.