Le strade di Zdenek Zeman e della Roma stanno per incrociarsi di nuovo, dopo il divorzio risalente all’ormai lontano 1999. Per il boemo sarebbe un graditissimo ritorno sulla panchina del club che più gli è rimasto nel cuore. Per la Roma, si sa, è fondamentale trovare un nuovo allenatore che riesca a capitalizzare quanto seminato da Luis Enrique nell’annata appena trascorsa che seppur deludente a livello di risultati ha fatto intravvedere che le buone idee e il talento sono la basa su cui costruire il nuovo corso di DiBenedetto e soci. A cominciare dai colpi di calciomercato, che per la Roma devono ancora cominciare, ma su cui il movimento sottotraccia è intenso. E’ anche per questo che la strada che porta al nome di Zeman ha il suo fascino di cuore e “di ragione”. A Roma il boemo troverebbe giovani vogliosi e talentuosi e anche quel Francesco Totti al quale, come va ripetendo spesso, è legato da un rapporto di profonda stima ed affetto. Il Pescara, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe già informato della volontà del mister della promozione di lasciare l’Abruzzo per raggiungere la Capitale. La svolta definitiva è attesa per la prossima settimana. Tra domani e mercoledì, come riferito dal Corriere dello Sport, dovrebbe esserci l’annuncio ufficiale. Zeman dovrebbe aver ‘bruciato’ la concorrenza di Villas Boas e Bielsa. Il portoghese, particolarmente gradito a Baldini, chiedeva garanzie di una squadra subito vincente per accettare. Un modo per mettersi alle spalle quel flop al Chelsea che gli brucia ancora terribilmente. Ma la società capitolina, alle prese con la ricostruzione dopo l’inconsistente annata vissuta con Luis Enrique, non può offrire troppe sicurezze in tal senso, per cui la pista ‘Special Two’ è decaduta. Fino a ieri sembrava avere maggiori chances ‘El Loco’ Bielsa, che nel vertice madrileno con Sabatini e Baldini è apparso affascinato dal progetto giallorosso. Il presidente dell’Athletic Bilbao, però, non era affatto convinto di liberarlo e al contrario sta spingendo affinchè l’argentino rinnovi quanto prima il suo contratto. Questo, unito allo ‘status’ di Bielsa – un allenatore, per così dire, estraneo al nostro calcio, dunque da rodare – ha finito per far arenare la trattativa. La stessa dirigenza giallorossa, alla lunga, ci ha riflettuto su: ha senso affidare la Roma ad un altro tecnico straniero, dopo la fallimentare esperienza Enrique? Forse no, ed ecco che, pian piano, la candidatura zemaniana è andata a soppiantare tutte le altre, Montella compreso, impegnato in un lungo braccio di ferro con il Catania, dagli esiti tuttora imprevedibili. La scelta del boemo, agli occhi dell’ambiente romanista, ha un mare di pregi: Zdenek conosce perfettamente Trigoria e in genere il calcio italiano, è portatore di un calcio offensivo e spettacolare che ben si sposerebbe con i propositi della Roma ‘all’americana’ e saprebbe come valorizzare al meglio i vari giovani che affollano l’organico, molti dei quali sono da rilanciare.
In più, Zeman non avrebbe grosse pretese economico-contrattuali. Per lui è pronto un contratto annuale. Se poi i risultati saranno positivi, si potrà arrivare ad una riconferma pluriennale, con notevole soddisfazione da ambo le parti.